IA for Good è stato il tema che quest’anno ha lanciato l’istituto di architettura dell’informazione. Variamente interpretato e che io ho declinato come architettura dell’informazione per il bene comune.
Quest’anno Luisa Di Martino, organizzatrice del WIAD Palermo 2018 mi ha voluto nuovamente tra gli speaker. Ed io con molto piacere ho accettato. Perché una presentazione diventa anche il motivo per unire i puntini, mettere a sistema le proprie idee in modo divulgativo e lanciare un messaggio.
Architettura dell’informazione conversazionale
L’anno scorso, al WIAD17, ho parlato di architettura dell’informazione conversazionale. Ci eravamo lasciati con l’invito ad essere consapevoli. Senza consapevolezza non possiamo utilizzare, bene e al meglio, gli strumenti che la tecnologia ci offre.
Era un quadro generale. E avevo anche voglia di raccontare un lavoro che avevo fatto nel tempo sul blog.
IA for Good
In questo ultimo anno molte cose sono cambiate. E il mio studio sull’assistenza vocale ha riguardato anche l’osservazione delle varie guerre dell’attenzione e dei dati che si stanno svolgendo tra smartphones e smarspeakers. Il blog è sempre più un centro di studio e di condivisione, grazie all’aumento dei lettori degli ultimi tempi.
Quest’anno ho scelto un’altro messaggio che vi invito ad ascoltare vedendo il video della diretta raccolto da WIAD Palermo. E che trovate in fondo. E dedicato proprio a chi è davvero interessato a guardarlo.
Purtroppo l’audio della diretta non era dei migliori, credo che molti di coloro che hanno tentato il collegamento su Facebook siano rimasti delusi. Per questo motivo, complice anche il freddo e la pioggia, ho subito lavorato l’audio e reso migliore, per quanto possibile.
Senti chi parla
Sono partito dalla metafora di questa corsa all’assistenza vocale. Dalla diffusione degli assistenti vocali e dall’uso che ne facciamo.
Un mondo in trasformazione
Gli assistenti vocali stanno cambiando il mondo e cambieranno lo spazio che viviamo. Le nostre case si stanno modificando, diventeranno altro. Ed ho ripreso il capitolo le case invisibili, di cui ho scritto un po’ di tempo fa, tratto dal libro “le case che siamo“.
Le case del futuro
Una delle case futuribili sarà la casa di Mark Zuckerberg arricchita dell’assistente vocale Jarvis.
WIAD Palermo 2018
Ed ecco a voi il mio intervento editato e corretto.
Cosa resta fuori
Sono rimasti fuori tanti argomenti e tante notizie.
Prima fra tutte è rimasta fuori la questione etica. Ma non meno importanti la questione dell’ascolto e della privacy.
Un partecipante mi ha ricordato che anche mozilla ha il suo bel progetto di assistenza vocale open source.
Tutto vero. E mi dispiace. In una prima stesura delle slide c’era tutto. Ma poi quando si va a creare un ragionamento ci si rende conto che parlare di tutto significa parlare di nulla. E comunque i temi lasciati fuori non si risolvono in un paio di slide.
Spero però che quello che è rimasto sia stato piacevole da ascoltare e abbia convinto qualcuno ad appassionarsi all’architettura dell’informazione e alle sue declinazioni.
Fonti
Nell’arco della mia presentazione ho fatto riferimento al libro The Inevitable by Kevin Kelly, da cui ho tratto il concetto di cognify.
Le case che siamo di Luca Molinari
La foto in evidenza è di Gabriele Dell’Aria che ringrazio per la sua partecipazione e il dialogo avuto.
Ringraziamenti
Senza le persone eventi come questi sono impossibili da fare. Per cui il mio più grande ringraziamento va a Luisa Di Martino che vi consiglio vivamente di leggere e ascoltare. Stando a Palermo e organizzando a Palermo lei è stato il pilastro di tutto. Ma anche tante grazie a Maria Pia Erice e Maurizio Schifano che hanno supportato in tutto Luisa. E che saranno protagonisti a Trapani il 4 maggio per l’Architecta day.
Grazie poi agli sponsor e ad Architecta che hanno fornito i contributi necessari per realizzare una giornata straordinaria piena di informazioni, di informazioni organizzate e di tanta energia positiva.
Grazie e che sia per tutti IA for Good!