Fare rete è uno dei segreti del web. Imparare a stare insieme, fare squadra, essere parte di un team è il centro di un viaggio che poi aiuta a costruire comunità sempre più grandi e sempre più importanti.
Ma se è uno dei segreti del web è anche vero che, oggi più che mai, è sempre più difficile. la società si chiude sempre più. E sempre più si professa la condivisione, sempre più si diventa avari di condividere.
Un po’ come avviene con la cucina. Mentre in TV si moltiplicano i programmi di cucina e ricette, sempre meno si cucina e si mangia in casa.
Come fare squadra: l’Arte della collaborazione
Nell’era digitale e globalizzata di oggi, saper lavorare in squadra dovrebbe essere diventato una competenza fondamentale. Non importa se sei in un’aula, in ufficio, in uno stadio o persino online: fare squadra può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Ma cosa significa realmente “fare squadra” e come possiamo diventare membri efficaci e produttivi di un team?
Ecco alcuni passaggi e suggerimenti pratici.
1. Stabilire obiettivi chiari
Ogni membro del team deve comprendere gli obiettivi da raggiungere. Questi devono essere chiari, misurabili e condivisi. Solo quando tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda si può iniziare a remare nella stessa direzione.
2. Valorizzare ogni membro
È essenziale conoscere i membri della tua squadra. Questo non significa solo sapere i loro nomi o ruoli, ma anche comprendere le loro abilità, esperienze, punti di forza e aree di miglioramento.
Ogni persona ha delle competenze e qualità uniche. È fondamentale riconoscere e valorizzare il contributo di ciascuno. Questo non solo aumenta l’autostima dell’individuo, ma accresce anche il senso di appartenenza al gruppo.
3. Promuovere la comunicazione
La comunicazione è la chiave di volta per un lavoro di squadra efficace. Bisogna incoraggiare un flusso di comunicazione aperto, in cui ogni membro si senta libero di esprimere idee, dubbi o preoccupazioni.
4. Risolvere i conflitti in modo costruttivo
Dove ci sono persone, ci saranno inevitabilmente conflitti. L’importante è affrontarli in modo costruttivo, cercando una soluzione che sia soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
5. Condividere le responsabilità
Distribuire le responsabilità in modo equo garantisce che ogni membro si senta coinvolto e parte attiva del progetto. Questo contribuisce a creare un senso di responsabilità collettiva.
6. Festeggiare i successi
Riconoscere e celebrare i successi, anche quelli piccoli, aiuta a rafforzare lo spirito di squadra. È un modo per apprezzare gli sforzi di tutti e motivare il gruppo a fare sempre meglio.
7. Promuovere la formazione continua
Un team che cresce insieme, rimane unito. Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze di ogni membro aumenta la coesione e migliora l’efficacia complessiva del gruppo.
8. Essere flessibili
In un mondo in continuo cambiamento, la flessibilità è essenziale. Essere aperti a nuove idee, adattarsi ai cambiamenti e mostrare resilienza nei momenti di difficoltà sono aspetti fondamentali per fare squadra.
9. Creare momenti di condivisione
Non tutto è lavoro! Creare momenti in cui la squadra può rilassarsi e conoscersi meglio su un piano personale aiuta a rafforzare i legami e a migliorare la collaborazione.
10. Essere un esempio
Se sei in una posizione di leadership, il tuo comportamento influenzerà inevitabilmente l’atteggiamento del tuo team. Mostra integrità, impegno e passione e il tuo team ti seguirà.
Fare squadra, insomma, non è semplicemente mettere insieme un gruppo di persone.
Si tratta di costruire relazioni, promuovere la fiducia e lavorare insieme verso un obiettivo comune. Con gli sforzi giusti e un po’ di pazienza, ogni gruppo può diventare una squadra vincente!
Ogni maledetta domenica discorso
Famosissimo il discorso tratto dal film Ogni maledetta domenica.
Tre minuti
Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti, alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta.
Tre minuti. Questo è il tempo che le aziende vorrebbero dedicare alla loro presenza sul web. E non solo, risolvere tutti i loro problemi, risollevare le sorti della propria azienda, senza essersi allenati, senza cambiare nulla della propria azienda e vita professionale.
Fare squadra
Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso “certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare”. Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da anche fastidio la faccia che vedo nello specchio.
Io non posso insegnarvi a fare il vostro mestiere. Gli imprenditori siete voi. Siete voi che scegliete, costruite e vendete un determinato prodotto. Io, un architetto dell’informazione, un social media manager, un consulente, posso trovare, insieme a voi, il messaggio, posso fare uscire i valori dell’azienda, comunicare al meglio gli aspetti positivi del prodotto e cercare e trovare i metodi migliori per parlarne.
Ma il prodotto è vostro e l’impresa resta vostra.
Il tempo
Sapete col tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo, capitelo. Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo.
Le aziende di provincia si sono occupate di web tra il 2000 e il 2010. Si sono fatti fare il sito web ed hanno aspettato che succedesse qualcosa. Siccome non è successo niente, hanno abbandonato del tutto l’internet. Hanno lasciato sul web i loro siti obsoleti, stanno ancora ad aspettare.
Adesso si rendono conto che qualcosa non va. Ma sono davvero in ritardo e spesso non sono neanche pronti culturalmente. Qualcuno si sta svegliando e tra questi in molti, senza fiducia, vogliono vedere i risultati prima.
Qualcuno vede altre aziende fare i soldi e quindi vorrebbero recuperare i dieci anni passati in tre minuti. Vogliono fare i soldi anche loro, come se gli altri non ci stessero.
In questa squadra si combatte per un centimetro
In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire.
Eppure non è così che accadono le cose. Le cose accadono lentamente, nel tempo, conquistando piccoli spazi di internet, conquistando il cuore di clienti e di fans. Costruendo una strategia, un piano, affrontando giorno per giorno il campo dei concorrenti.
Un centimetro alla volta
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
Bisogna cominciare da qualche parte. Intanto fare rete con i propri collaboratori, cercando professionisti seri. Con la consapevolezza che non esiste “maledetto e subito”. Ci vuole tempo, costanza, professionalità, serietà, lavoro, tanto lavoro.
Ascoltare per fare rete
E se ci vuole una dote per fare rete è certamente ascoltare. Bisogna ascoltare, ascoltare le parole dell’altro, sentire le voci di chi ci da un consiglio, con umiltà e determinazione.
Se, invece, si ascolta solo il proprio pensiero, se si ragiona solo sulla risposta da dare senza riflettere sulle parole dell’altro non si fa rete, semmai si fa muro contro muro.
E si va a sbattere. Inutile iniziare un percorso dove qualcuno si farà sicuramente male.
Volete fare rete?
Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?
Cosa volete fare? Restare ad aspettare o scendere in campo? Iniziare a fare la vostra parte e iniziare il percorso? Oppure tirare a campare?
Sono scelte che non dipendono da chi vi farà consulenza. Sono scelte vostre, di imprenditori che vogliono fare impresa oggi, in un mondo contemporaneo.
Sono scelte di persone che vogliono essere presenti sul web in modo professionale ed efficace.
Nei prossimi aggiornamenti cercheremo di rispondere alle domande:
- come fare rete oggi con internet?
- come fare rete con altri imprenditori?