I migliori altoparlanti per creare un sistema audio perfetto non esistono. È tutto un equilibrio che dipende dai nostri gusti sonori. Ciascun appassionato di audio lo sa bene. Questa è solo una guida per chi si sta accingendo ad un acquisto consapevole di diffusori acustici e sistemi di altoparlanti.
Migliori altoparlanti: aggiornamenti
L’articolo sui migliori altoparlanti è aggiornato periodicamente, per migliorarne la qualità e la lettura.
Anche grazie ai commenti dei lettori. In aggiunta è possibile trovare alcuni consigli di acquisto a cui dare un’occhiata testati da autorevoli professionisti che ne consigliano l’acquisto a chi cerca sistemi audio per la casa. E una pagina sugli altoparlanti per PC.
21 febbraio 2024
Nell’era digitale, la musica è diventata una parte indispensabile della nostra vita quotidiana, accompagnandoci in ogni momento, dal relax in solitudine alle feste con gli amici. La qualità del suono gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza di ascolto, rendendo la scelta degli altoparlanti o dei sistemi audio un passaggio cruciale per gli appassionati di musica. Questo post esplorerà alcuni dei migliori altoparlanti e sistemi audio disponibili sul mercato, per aiutarti a trovare l’opzione più adatta alle tue esigenze.
Una guida agli altoparlanti del 2024
Sei alla ricerca del suono perfetto? L’universo audio è vasto e variegato, e scegliere il sistema ideale può essere un’impresa. Ecco una panoramica sui migliori dispositivi acustici che ogni appassionato di musica dovrebbe considerare.
Impianti audio per auto
Per gli audiofili in movimento, l’auto è diventata una seconda sala concerti. Gli impianti audio per auto hanno raggiunto livelli di fedeltà impensabili, con marchi come Hertz e Genelec che spiccano per qualità e potenza, assicurando bassi profondi e alti cristallini anche a velocità elevate.
Diffusori acustici da scaffale
Gli amanti del design e dello spazio ottimizzato non possono ignorare i diffusori da scaffale. Progetti hi-end come quelli di Indiana Line o i design eleganti di marchi come DALI e Teufel offrono prestazioni audio eccezionali senza invadere gli ambienti.
Altoparlanti bluetooth professionali
Le casse Bluetooth non sono più solo gadget portatili. Modelli professionali forniscono qualità audio che sfida quella dei sistemi tradizionali. Che tu stia organizzando una festa o una presentazione professionale, marchi come Sonos e Bose offrono opzioni wireless di grande impatto.
Sistemi audio domestici
A casa, l’esperienza sonora si eleva con sistemi audio che integrano amplificatori e diffusori hi-fi. Scegliere un sistema 2.1 per la TV, un impianto audio 20.000 watt per le feste, o un set-up acustico per un giradischi, significa curare ogni dettaglio del suono emesso. Con il diffusore giusto, il basso più profondo e l’acuto più puro si fonderanno in un’esperienza audio senza pari.
Per i professionisti del suono
Se la musica è il tuo lavoro, sappi che la scelta di casse passive o attive può influire sul tuo sound. Mentre le casse passive richiedono un amplificatore esterno, quelle attive hanno tutto il necessario incorporato, ideali per chi cerca praticità senza compromessi.
L’orecchio assoluto e i suoi svantaggi
Anche l’orecchio più allenato, quello che coglie ogni sfumatura, può trovare sfida nel distinguere tra diffusori di alta qualità. E, talvolta, conoscere troppo bene il suono può portare alla frustrazione quando l’audio non è all’altezza delle aspettative. È il dilemma di chi possiede l’orecchio assoluto, che potrebbe preferire un impianto hi-fi per PC o casse acustiche hi-end per ascolti critici.
Scegliere gli altoparlanti giusti
Scegliere l’altoparlante giusto significa considerare l’uso, la qualità del suono desiderata e l’ambiente in cui verrà inserito. Che tu sia un audiofilo, un professionista o semplicemente un appassionato di musica, l’anno 2024 ha molto da offrire. Sfida le tue orecchie e preparati a un’esperienza sonora senza precedenti.
Altoparlanti wireless
Gli altoparlanti wireless offrono una combinazione di qualità del suono e comodità, permettendo di ascoltare la musica senza la seccatura dei cavi.
- Sonos One SL: con il supporto per il controllo vocale e una qualità del suono impressionante, il Sonos One è ideale per coloro che cercano un altoparlante smart con prestazioni audio eccellenti.
- Bose SoundLink Revolve+ II: questo altoparlante offre un suono a 360 gradi che riempie l’ambiente, rendendolo perfetto per le feste. Inoltre, la sua portabilità e resistenza all’acqua lo rendono adatto anche all’uso esterno.
Sistemi Hi-Fi
Per gli audiofili, un sistema Hi-Fi può rappresentare l’apice della qualità audio, offrendo un suono dettagliato e ricco.
- Yamaha R-N600A: questo ricevitore stereo Hi-Fi combina la potenza classica Yamaha con le moderne funzionalità di connettività, offrendo un suono di alta qualità per gli amanti della musica più esigenti.
- Marantz PM6007: un amplificatore integrato con DAC incorporato, il Marantz PM6007 offre un’esperienza di ascolto dettagliata e dinamica, ideale per chi vuole esplorare la profondità della loro collezione musicale.
Altoparlanti Bluetooth Portatili
Per coloro che sono sempre in movimento, un altoparlante Bluetooth portatile può essere la scelta giusta.
- JBL Flip 5: con il suo suono potente e la sua portabilità, il JBL Flip 5 è perfetto per ascoltare la tua musica preferita ovunque tu vada.
- Ultimate Ears Boom 3: resistente all’acqua, alla polvere e agli urti, il Boom 3 è l’altoparlante da viaggio ideale, con un suono bilanciato che non deluderà.
Sistemi Audio Multi-Room
Per coloro che desiderano riempire ogni stanza della propria casa con la musica, i sistemi multi-room sono la soluzione perfetta.
- Sonos Play:5: parte dell’ecosistema Sonos, il Play:5 può essere collegato ad altri dispositivi Sonos per un’esperienza audio multi-room senza soluzione di continuità.
- Bose Bass Module 700: questo potente sistema audio offre un suono ricco e profondo, ed è facilmente integrabile con altri dispositivi Bose per creare un’esperienza audio domestica completa.
La scelta del sistema audio giusto dipende da molteplici fattori, inclusi lo spazio dove posizionare le casse, il budget e le preferenze personali, anche estetiche rispetto al proprio arredamento. Spero che questa guida fornisca un punto di partenza utile per trovare il sistema audio perfetto per le tue esigenze musicali. Ricorda, l’ascolto personale è insostituibile: prova diversi sistemi se ne hai l’opportunità, per scoprire quello che risuona meglio per te.
30 luglio 2021
Casse stereo
Secondo gli audiofili più sfegatati scegliere un sistema di altoparlanti è una scelta che coinvolge le emozioni, i propri sentimenti e le proprie convinzioni più profonde. Insomma, coinvolge l’anima di chi ascolta. Questo è vero certamente per chi è in cerca della qualità, ha disponibilità economica e può rinunciare al design di moda per un altoparlante che però ha una qualità componentistica eccezionale. Per la stragrande maggioranza dei consumatori non è così. Perché al di là dei tecnicismi e delle prove di forza è bene sapere che non esistono i migliori altoparlanti da comprare. La scelta finale, troppo spesso, si basa su prezzo e forma, ossia sul design degli altoparlanti. I più attenti e meticolosi, al massimo, fanno attenzione a dove saranno posizionate le casse.
Sistema audio per l’ascolto
Se si pensa di acquistare un sistema di altoparlanti, diffusori audio, casse acustiche o speakers, (o come volete chiamare voi gli strumenti che emettono i suoni dal vostro stereo) si parte, infatti, quasi sempre dalla somma di denaro che si vuole o si può spendere. Sarebbe consigliabile però andare in qualche negozio dove poter ascoltare le casse che si avvicinano al prezzo che avete deciso di spendere. E in base anche al vostro gusto estetico fate il vostro acquisto.
Bene o male, a parità di prezzo, le caratteristiche e capacità da verificare sono, grosso modo, simili. Il prezzo è l’unica cosa fondamentale. Grazie alla tecnologia a disposizione, infatti, potete spendere qualunque cifra. E soprattutto se dovete scegliere tra il comprare il villino con piscina in montagna o una coppia di casse (vedi i migliori altoparlanti oltre i 100.000,00 euro che trovi in fondo alla pagina), è evidente che il potere di acquisto, prima della qualità, è tutto.
Attenzione alle nostre orecchie
Non solo. L’uso smodato di cellulari e di cuffie, l’inquinamento acustico e i vari rumori di sottofondo dei nostri personal computer, ogni giorno, rovinano la nostra capacità di ascolto. Diventiamo sempre più sordi. La percezione del suono e della musica si riduce, periodicamente, anche con l’età. Ai concerti o nelle feste ci roviniamo sempre un po’ le orecchie. Sporcizia, inquinamento e cotton fioc fanno il resto. Insomma, anche ad acquistare delle casse stratosferiche, alla fine si rischia di sentire veramente poco di quello che trasmettono i nostri diffusori acustici.
Quindi, secondo me, l’unica cosa che conta è quanto volete spendere e il vostro gusto sonoro. Infatti, alla domanda come scegliere il sistema di diffusori acustici l’unica risposta utile è ascoltando.
Aural diversity
Non bisogna, poi, mai dimenticare il concetto di aural diversity ossia che, l’udito normale, così come standardizzato nelle norme ISO, è una pura astrazione matematica o statistica e che, anche in assenza di patologie mediche specifiche, tutti noi in diversi momenti della giornata e periodi della nostra vita abbiamo un udito diverso da noi stessi e dagli altri.
I migliori altoparlanti per ascoltare musica
Arriviamo finalmente alle casse acustiche da casa, per lo stereo, per ascoltare la nostra musica. Anche qui parto dalla fine e due cose mi sembrano importanti. L’ascolto delle casse e l’ambiente in cui verranno posizionate. Uno strumento di moda è ultimamente il Multiroom Wireless Sonos PLAY:5 Smart Speaker Hi-Fi. È un unico pezzo, è comodo, senza fili, ma come capirete leggendo più avanti, i limiti sono tanti. E comunque… Il vostro gusto sonoro viene sempre prima.
Ascoltare gli altoparlanti
Lo strumento di misura audio più sofisticato che esiste al mondo è il vostro orecchio. Anche se fosse malmesso e mal funzionante, risponde ai vostri gusti sonori e musicali. Dato che non esiste un sistema di diffusori acustici perfetto vi dovrete affidare, appunto, alle vostre orecchie e al vostro gusto sonoro. Come? Ascoltando. Ascoltate le casse acustiche che già avete a casa vostra. È la prima cosa da fare. Poi ascoltate le casse degli amici, dei parenti. Fate paragoni sonori con casse e marche diverse. Magari osservando o cercando di capire i materiali della componentistica, evitando i prodotti con troppa plastica intorno. Sempre che ve lo possiate permettere. E tenete presente sempre l’ambiente. Lo stesso impianto, le stesse casse acustiche, in ambienti diversi, suonano in modo diverso. Questo è fondamentale. Da non dimenticare.
Le casse sono l’anello di una lunga catena, quello finale. Se le casse sono un acquisto che fate per conto vostro, ricordatevi la compatibilità con quanto già avete in casa. Qui qualche tecnicismo ci è utile. Impedenza, potenza ed efficienza devono essere compatibili con l’amplificatore. A sua volta compatibile con lo stereo. Alla fine il suono deve piacere a voi e le casse devono incontrare e soddisfare i vostri gusti. Nessuno può giudicarli.
Ascolto in negozio
Gli audiofili veri ascoltano i migliori altoparlanti in negozio e poi portano fisicamente le loro casse nel negozio per fare il paragone con le casse che vogliono acquistare. Stiamo parlando di negozi di alto profilo. Dove vai a spendere cifre importanti. Non si tratta del centro commerciale.
Un sistema di altoparlanti suonerà in maniera diversa se si cambia ambiente di ascolto, anche se i criteri di base, le caratteristiche sonore, rimarranno le stesse in un intervallo ragionevole di prestazioni.
Collocazione dei diffusori acustici in casa
L’ideale per costruire un ambiente sonoro ottimale sarebbe quello di posizionare il vostro impianto stereo o i vostri diffusori acustici in mezzo ad uno spazio vuoto dove desiderate ascoltare la vostra musica e poi iniziare a costruire la casa tutto intorno. Non sto scherzando. Se non avete questa possibilità, cioè di comprare prima l’impianto stereo e poi costruire la casa allora avrete qualche problema e dovrete trovare sempre qualche compromesso. Diciamo che se siete gente comune l’impianto stereo si compra dopo aver comprato cucina e stanza da letto. E quasi sicuramente anche molto dopo l’acquisto del soggiorno e del salotto. Insomma, ci pensate davvero alla fine di tutti gli acquisti possibili e immaginabili. Anche dopo la televisione. Quindi sappiate che la vostra scelta è di compromesso. E le casse non sono mai posizionate nel posto giusto.
Altoparlanti fuori le librerie
Sarebbe utile evitare di infilare le casse in librerie e scaffali o appenderle ai muri. Altrimenti acquistare casse progettate per le librerie. La posizione ideale è su un lato di una parete, distante dalla parete stessa e ad altezza delle vostre orecchie da seduti. Il punto di ascolto, invece, sarebbe al vertice di un triangolo equilatero dove negli altri due vertici ci sono le casse.
E buona norma che lo spazio alle spalle delle casse acustiche sia sgombro così come quello compreso tra i tuoi stessi, che deve essere riempito dal suono e non da tavoli o altro.
Se non potete fare questo dovete sopportare il disgusto e lo sdegno degli audiofili.
Loudspeaker 2018 – 2019
Uno dei diffusori più audaci e tecnologicamente avanzato.
Prezzo degli altoparlanti
Torno ancora sul prezzo perché, quando scrivo, penso al mio lettore come ad un amico che mi chiede un consiglio. Trovandomi tra amici di media agiatezza e con uno stipendio normale non posso immaginarmi che il prezzo non sia un problema. Il prezzo è la cosa che dovete davvero valutare. Solo così potrete restringere la gamma delle vostre scelte. Se volete rivolgervi a qualcosa di relativamente economico potete fare riferimento ai costruttori italiani che offrono prodotti interessanti. Ma non si tratta solo di costi. Se avete casa in Italia è consigliabile acquistare da queste marche vicine sonoramente alle nostre orecchie. Come vedremo tra poco.
Potete acquistare gli Indiana Line, per esempio, Indiana Line TESI 260 C – Diffusori a 2 vie da libreria. Si possono scegliere le casse acustiche della nota e diffusa RCF che propone Rcf Art 712-A Mk2 oppure il Diffusore amplificato da 700 WATT CONO 15″ DRIVER 3.5″ TWEETER 1.5″. Che poi… economico per modo di dire. Visto che possiamo anche spendere oltre gli 8000 euro con la coppia di diffusori HARIO URSA MAJOR.
1.000 euro per casse e amplificatore
Flavio, nei commenti, invia un consiglio per avere casse e amplificatore stando all’interno di un budget di 1000 euro che mi sembra molto interessante. Scrive Flavio
Al posto delle B&W che paghi un po’ il nome, ti consiglio altre tre marche di casse acustiche. Le danesi DALI Zensor 3, (da scaffale) oppure le DALI Spektor 6 (da pavimento). le francesi Davis Acoustics Balthus 30 (da scaffale). Per ultime, le tedesche ELAC Bebut B6 (da scaffale), progettate da Andrew Jones. Come amplificatori stereo, stai su un entry level di NAD o di DENON.
Le DALI Zonsor 3 da scaffale stanno intorno ai 400,00 euro. Mentre siamo un può più su nel prezzo, quasi 600,00 euro per le sorelle maggiori DALI Spektor 6. Interessanti mi sembrano le ELAC Debut B6. Delle Davis Acoustics non ho trovato le Balthus 30 che sono di recente uscita. Su Amazon si trova il Davis Acoustics Dhavani Altoparlante senza fili per MP3 & Ipod, 30 – 20000 Hz, a 3 vie, che costa oltre le mille euro. Sugli amplificatori ci sarebbe anche da parlare. Vedremo. Se qualcuno, esperto, fosse disponibile ad una intervista, magari potremmo fare qualcosa insieme. Flavio consiglia gli amplificatori Nad e gli amplificatori stereo Denon.
Diffusori acustici
Ciascun brand di diffusori, in effetti, ha un suo modo di suonare. E non è che sia un caso. Ciascun progettista, progetta il diffusore acustico per determinati mercati. Ciascun mercato è influenzato da una cultura musicale diversa. A questa cultura sonora si rifà anche quando progetta un sistema di altoparlanti o un diffusore acustico specifico.
Ogni cultura vive dei propri suoni e delle proprie melodie. I progettisti devono pensare a quale mercato si riferiscono. Se il progettista pensa di vendere le proprie casse al mercato inglese deve tenere conto che le case degli inglesi hanno quasi tutte la moquette. Questa smorza il suono e quindi la cassa suonerà diversamente di come suonerebbe in una stanza con pavimento di marmo.
Se hai la moquette o tanti tappeti in casa pare che si consigli l’acquisto di queste casse —Le INFINITY Kappa 9. — Se hai un pavimento in marmo e poche tende in giro puoi comprare qualcosa del genere DB TECHNOLOGIES OPERA 12 – Cassa Attiva 1200W . — Oppure puoi affidarti alle marche italiane che ho segnalato poco fa. E se si può spendere qualcosa in più si può comprare la coppia di diffusori Sonus Faber Toy Tower Bianco HG. — Negli Stati Uniti, invece, vanno di moda i diffusori da pavimento KLIPSCH RF7 II BLACK adatti per ampie stanze e con un suono che le riempie.
Tecnicismi, caratteristiche e capacità da verificare
Gli altoparlanti si possono chiamare trasduttori, driver, speakers, duffusori, diffusori acustici o casse acustiche.
Un lettore del blog, Paolo, ci tiene a precisare.
Gli altoparlanti si possono chiamare trasduttori, driver, speaker, NON diffusori, diffusori acustici o casse acustiche, con questi termini si indica il diffusore completo, cioè l’altoparlante più il mobile (cassa).
i migliori altoparlanti per diffondere musica sono genericamente formati da tre elementi di base chiamate anche vie come spiegato nel capitolo Cosa sono le vie? Un tweeter per le frequenze alte; un midrange per le frequenze medie e un woofer per le frequenze basse. Non è detto che in una cassa siano sempre presenti tutti e tre gli elementi. Abbiamo casse acustiche con uno solo di questi elementi o con due.
Il segnale udibile dall’orecchio umano si estende dai 20 ai 20.000 Hz (unità di misura della frequenza). 20 Hz rappresentano un tono molto basso mentre 20.000 Hz un tono molto acuto.
AGGIORNAMENTO 21/11/2017
Un nuovo lettore del blog, Paolo, ha contribuito, con un commento, al miglioramento di questo articolo. Gliene sono grato. Intanto perché mi ha spinto a migliorare l’articolo e arricchirlo con link più tecnici e approfonditi. E poi penso che grati gliene devono essere tutti coloro che leggeranno questo articolo. Grazie a Paolo che ha dedicato il suo tempo nel condividere le sue conoscenze, questo articolo migliora il web. Grazie!
I migliori altoparlanti oltre i 100.000,00 euro
Le migliori casse acustiche costano quanto un appartamento? Davvero è necessario spendere così tanto per trovare le migliori casse acustiche al mondo?
Ecco cosa intendo quando dico che il prezzo fa davvero la differenza. Ad essere sincero, anch’io mi sono stupito la prima volta che ho visto che un Cabasse Ocean da pavimento costava 100 mila euro tondi. Fin quando non ho visto che un Raidh Acoustic D5.1 può costare anche 200 mila euro tondi. Poi ho visto che un altoparlante Gaudi mk ll della german-physics costa 226 mila euro e la Rokport technologies propone il suo Arrakis a 286.995,00 euro.
E se questi vi sembrano prezzi assurdi, sono ancora poca cosa rispetto alle casse Kharma. Questa ditta offre altoparlanti per tutte le tasche fino ad arrivare alla serie Enigma Veyron modello EV-1D che si trova a 700.000,00 euro. Non preoccupatevi. A questo prezzo vendono la coppia. Ora, penso che tra i miei lettori non ci siano persone che si possano permettere questo tipo di sistemi audio. Ma non si sa mai. Se ci fossero mi propongo come direttore artistico personale. Organizzo personalmente concerti direttamente a casa vostra. Un concerto dal vivo costa decisamente meno e farò in modo che l’orchestra dal vivo si senta meglio.
Altoparlanti per tutte le tasche
Concludo questo lungo articolo sperando di essere stato utile e di avervi chiarito le idee su come comportarvi se decidete di acquistare un sistema di diffusori acustici o di costruire un sistema di altoparlanti. Ci sono altoparlanti per tutte le tasche. Intorno ai 50 mila euro c’è roba buona. Ma anche intorno ai 20 mila euro non fanno proprio schifo. Che poi se abitate in un condominio dove al pomeriggio non potete accendere la tv, vanno bene anche le casse da pc di cui vi ho parlato sopra. E amen ai diffusori acustici.
Prodotti acquistabili
Voglio acquistare le miglior casse per musica
Per la creazione di questo articolo, così come dicevo all’inizio mi sono avvalso della mia personale ricerca su internet da cui ho tratto gli spunti tecnici. E la lettura di riviste di settore che ho trovato in edicola.
Inoltre, l’articolo è perfettibile, per cui aperto ai contributi dei lettori che vogliono correggere eventuali errori, precisare parole e concetti espressi male, aggiungere nozioni e conoscenze utili per migliorare il contenuto.
Tengo a precisare, in fine, che questo post non è sponsorizzato e non ho nessun legame con i brand di cui sopra. I link rimandano ad Amazon. Non ho attività di vendita di questi prodotti.
Come funziona un altoparlante?
Ora io non sono un ingegnere e quindi mi posso permettere di semplificare. Ma se gli esperti vogliono intervenire i commenti costruttivi e migliorativi, sono benvenuti. Gli altoparlanti in vendita sono quasi tutti altoparlanti dinamici. In pratica l’altoparlante trasforma il segnale elettrico in suono. Questo lo riesce a fare perché gli impulsi elettrici arrivano alla calamita che si trova nel diffusore. La calamita vibra, vibra la membrana e abbiamo il suono. Paolo precisa
La corrente arriva alla bobina che, immersa nel flusso magnetico provocato dalla calamita, vibra e fa vibrare la membrana dell’altoparlante, funziona come un microfono, ma al contrario, è pure assimilabile ad un motore elettrico.
Il progetto
Un diffusore acustico è il risultato di un progetto. Ci sono diffusori per spazi aperti e diffusori per spazi chiusi. Utilizzare delle casse nel luogo sbagliato o per finalità diverse da quello per cui sono state progettate darà dei pessimi risultati.
La costruzione
In base a come è costruito il mobile della cassa abbiamo indicativamente tre grandi famiglie, a seconda che il mobile sia completamente chiuso o aperto verso l’esterno. Sospensione pneumatica (cassa chiusa). Bass reflex (cassa aperta tramite un tubo) e linea di trasmissione (cassa aperta tramite un labirinto acustico). Questa configurazione è anche denominata con il termine caricamento.
caricamento, con questo termine si indicano i vari tipi di caricamento del woofer, cioè in sospensione pneumatica, bass reflex etc.
I diffusori non sono l’ultimo anello della catena, lo è il nostro cervello, la catena è composta dalla sorgente, dal preamplificatore, dal finale di potenza (spesso questi due elementi sono integrati nello stesso componente), dai diffusori, dall’ambiente di ascolto, dalle nostre orecchie (conformazioni diverse equalizzano diversamente) e dal nostro cervello, che reagisce diversamente in ognuno di noi.
Mentre per quanto scritto da Mario Bon la linea di trasmissione è
detto anche labirinto acustico. La linea di trasmissione è sostanzialmente un condotto di sezione costante dove una estremità è chiusa dell’altoparlante mentre l’altra lato è aperto (o chiuso). Storicamente la linea di trasmissione nasce per sfruttare woofer con fattore di merito totale Qts maggiore di uno e non adatti per una cassa chiusa o reflex.
Cassa chiusa…?
Il diffusore pneumatico è completamente “chiuso” e l’aria al suo interno non ha alcun contatto con quella esterna. La cassa chiusa in genere presenta un andamento più dolce alle basse frequenze. Questa caratteristica è una cosa positiva. Ma la rivista Audio Review dice che ci sono anche i contro
I contro della cassa chiusa sono sostanzialmente due. La scarsa tenuta teorica alle basse frequenze e poca estensione alle frequenze più profonde per le quali occorrono discrete dimensioni del woofer. Questa configurazione mal si addice a trasduttori di diametro inferiore agli 8 pollici ossia 20 cm con conseguenti volumi di lavoro inferiore ai 30 litri.
… o bass reflex?
Il diffusore in bass-reflex ha un buco sul mobile e l’aria al suo interno è in diretto contatto con quella esterna. In questo modo i bassi risuonano più forti. Ma anche qui Audio Review dice la sua.
Il bass reflex promette e permette pressioni simili ma con una estensione notevolmente maggiore rispetto alla sospensione pneumatica di identiche dimensioni. Sembrerebbe la panacea allora, ma il bass reflex si porta dietro altre limitazioni che la cassa chiusa no ha.
Si impone una scelta relazionata l’ambiente e alle caratteristiche sonore che ci possiamo permettere, per non dover sopportare un divario stridente tra teoria e pratica punto.
Potenza
La prima domanda che in genere si fa sulle casse è: che potenza ha la cassa? Intanto la cassa non ha potenza in sé. Si tratta di accessori passivi. La cassa sopporta una potenza, cioè sopporta una certa quantità di corrente. Non è cosa da poco capire la differenza tra avere una potenza di XX Watt e sopporta una potenza di XXX Watt. Quando ho compreso questo ho capito che la potenza non ha poi così tanta importanza. Infatti, diventa chiaro che gli altoparlanti devono essere allineati alla potenza dell’amplificatore. L’amplificatore, si che, trasmette potenza (elettricità) e potrebbe bruciare le casse, se queste non lo sopportano a sufficienza. Ma come vedremo tra poco si tratta davvero di equilibri fisici che adesso andiamo a vedere.
Caratteristiche della potenza
Quando leggete le caratteristiche di un diffusore la potenza viene espressa in Watt RMS o Watt PMPO (o solo PMP). Che cosa significano queste sigle?
RMS = Root Mean Squared. Indica la potenza continua gestibile dal diffusore;
PMPO = Peak Music Power Output. Indica la potenza di picco gestibile dal diffusore.
Quindi la misura “vera” che indica la potenza di un diffusore è quella RMS.
E soprattutto ricordate che conoscere la potenza RMS ha senso SOLO SE si conosce anche l’efficienza del diffusore. Una cassa con 40 watt RMS e 98 db suona molto più forte di una con 100 watt RMS e 85 db.
La potenza applicabile dipende strettamente dall’efficienza.
Efficienza
L’efficienza è la capacità del diffusore di reagire al segnale in ingresso. Qualcuno la chiama anche sensibilità. È una caratteristica importante perché a parità di potenza dell’amplificatore, un altoparlante più efficiente o sensibile, suona più forte. Ovviamente più un altoparlante è sensibile, più è difficile costruirlo, più è costoso. Praticamente, per avere lo stesso volume, un diffusore poco efficiente ha bisogno di amplificatori più potenti rispetto ad un diffusore più efficiente.
Un diffusore “normale” generalmente ha un’efficienza intorno agli 88 db e suona normalmente se pilotato da un amplificatore intorno ai 60 watt.
Un diffusore efficiente va intorno ai 90-92 db; è adatto a amplificatori di bassa potenza, tipo i valvolari, e suona alla grande con potenze intorno ai 20 watt. Famosi sono i diffusori Klipsch, che arrivano anche a 105 db! Diffusori con queste sensibilità tirano giù i soffitti con amplificatori da 3 watt!
Un diffusore poco efficiente ha una sensibilità minore di 85 db; questi diffusori hanno bisogno di amplificatori potenti, intorno agli 80 o ai 100 watt per suonare come si deve.
Gianni Cornara sulla confusione tra sensibilità ed efficienza spiega.
Spesso si usano indifferentemente i termini sensibilità ed efficienza, e spesso si utilizzano gli altoparlanti in modo improprio, avendo interpretato le specifiche tecniche in modo non coerente con i protocolli in base ai quali le specifiche tecniche sono definite.
Mentre ciò può essere poco rilevante nel caso di diffusori HiFi, che difficilmente vengono sollecitati, durante l’uso normale, cioè domestico, ai limiti delle loro potenzialità, nel caso di utilizzo professionale o musicale la corretta interpretazione dei parametri tecnici può evitare cattive sorprese.
Impedenza
L’impedenza è il valore della resistenza alla corrente continua del diffusore e si misura in “ohm”
Basta ricordarsi che a 0 Ohm si ha il classico cortocircuito elettrico ovvero polo positivo e negativo collegati insieme (e sapete quel che succede qualora vi capitasse una cosa del genere nell’impianto elettrico di casa…). Quindi, paradossalmente, più si sta lontani dallo zero e meglio è. 8 Ohms sono una impedenza di tutta sicurezza per tutti gli amplificatori, 4 Ohm vanno ancora bene ma è meglio usare allora amplificatori ben dotati in termini di capacità di pilotaggio (quasi tutti gli amplificatori moderni possono pilotare diffusori da 4 ohm).
Più della metà dei diffusori in commercio ha come impedenza il classico 8 ohm, che equivale all’impedenza più alta che troverete in comercio. Esistono diffusori con impedenza maggiore. Tutti gli altri oscillano tra i 6 e i 4 ohm. Fortunatamente i moderni amplificatori sono tutti protetti contro gli eccessi di carico.
Aggiornamento 26 gennaio 2019
Guido, un lettore che ha apprezzato questo articolo, rispetto all’impedenza arricchisce con il suo contributo questo aspetto.
L’ impedenza è il valore della resistenza elettrica alle correnti alternate e non a quelle continue.
Risposta in Frequenza: si potrebbe aggiungere che l’orecchio umano, o meglio la gran parte delle persone fino ai 20-25 anni di età, riescono a percepire le frequenze fino a 17.000/18.000 Hz, mentre quelle dai 50-60 anni in poi, difficilmente riusciranno udire suoni superiori ai 14.000/15.000 Hz, questo per una naturale degenerazione degli organi uditivi detta presbiacusia, che inizia, anche se molto gradualmente attorno ai 20 anni. Le frequenze di 20.000/22.000 Hz in realtà, possono essere udite solo da qualche particolare persona in giovane età. Quindi anche se la risposta in frequenza di una cassa acustica arrivasse solo a 18.000 Hz, il 99% dei comuni mortali nemmeno se ne accorgerebbe.
Crossover o filtro crossover
È un circuito elettronico che divide il segnale audio nelle singole componenti da inviare agli altoparlanti. La divisione della gamma audio in porzioni (o vie) viene effettuata da un circuito elettrico passivo interno alla cassa detto filtro crossover o più semplicemente crossover. Tale filtro divide il segnale audio proveniente dall’amplificatore in più vie e può anche svolgere altre funzioni più complesse come regolarizzare l’impedenza o l’abbinamento dei diversi altoparlanti. Normalmente è costituito da condensatori, resistenze ed induttanze.
Cosa sono le vie?
Sarebbe il numero degli altoparlanti, o meglio il numero dei tipi di altoparlanti, installati sul diffusore. Massimiliano, che ringrazio, nei commenti, mi scrive e corregge.
Il numero di vie non sono il numero di altoparlanti ma dipendono dal cross-over.
Per tutti i diffusori esiste un dato di risposta in frequenza (es. da 40 a 20 KHz) e poi vengono specificate le frequenze di incrocio del cross-over) Se la frequenza di incrocio è una sola (es. 1.800 HZ ) allora ci troviamo di fronte ad un 2 vie con il woofer che lavora da 40 a 1.800 HZ e il tweeter che lavora da 1.801 a 20 KHZ. Un due vie potrebbe però avere anche tre altoparlanti, con due woofer che lavorano in parallelo sulla stessa gamma di frequenze. Se ci sono due frequenze di incrocio tra l’estremo più basso di risposta in frequenza e quello più alto, allora siamo di fronte a un tre vie. Esistono poi anche le 2 vie e mezzo, in cui midrange e woofer lavorano in parallelo solo fino a una frequenza di incrocio e poi lavora solo il woofer per le frequenze più basse.
La stragrande maggioranza dei diffusori sul mercato è a due o tre vie, cioè 2 vie indicano una cassa con (almeno) un woofer e (almeno) un tweeter. Tre vie indica che una cassa ha (almeno) un woofer (almeno) un midrange e (almeno) un tweeter.
Normalmente nessun altoparlante è capace di riprodurre con la stessa correttezza la stessa fedeltà suono. Ossia è impensabile che una membrana che si muove 20 volte in un secondo, si muova anche 20000 volte al secondo con la stessa precisione.
il due vie è costituito da due altoparlanti specifici per riprodurre la gamba bassa e quella alta con una frequenza di incrocio tra i due con un solo punto, una potenziale criticità del rivoluzione, proprio dov’è il WR inizia ad attenuare la sua emissione e il Twitter viceversa inizia ad emettere pressione.
Meglio un due vie o un tre vie?
Grazie al miglioramento della tecnologia si ha più facilità tecnica nel trovare il punto di incontro e quindi si hanno costi minori.
Questo non significa che i diffusori a 2 vie suonino sempre meglio di quelli a 3 vie. Se il progetto è fatto come si deve un diffusore a 3 vie è inarrivabile come qualità rispetto a uno a 2 vie. Purtroppo però in questo caso i costi lievitano verso l’alto.
Esistono poi anche soluzioni diverse. Con costi, anch’essi diversi. Esistono anche diffusori monovia, cioè con un singolo altoparlante “larga banda”. Anche qui è questione di gusto sonoro e solo l’ascolto può darvi una risposta “giusta”.
Risposta in frequenza
È la quantità di frequenze che il diffusore è in grado di riprodurre. In genere si trova scritto che un altoparlante ha una risposta in frequenza tra i 20 Hz e i 22 kHz. Questo significa che la cassa riproduce tutti i suoni che noi, come esseri umani siamo in grado di percepire.
Cavi
Infine ci sarebbero anche i cavi da verificare. Anche qui c’è un mondo da esplorare. Gli audiofili sostituiscono i cavi di fabbrica sia interni che esterni. A volte, dicono, che il cambio migliori notevolmente il suono. Il risultato del suono sarà certamente migliore. Ma ve la sentite di smontare e risaldare tutti i cavi? Di una cassa nuova? Io no. Una cassa non è molto complicata. Ma saldare e saldare bene non è cosa da tutti.
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Speriamo di aver risposto a tutte le vostre domande tecniche e se ci sono errori, segnalatelo nei commenti, sarà un piacere poterci confrontare e correggere.
Subwoofer
I sub meritano un capitolo a parte. Scegliere di avere nel proprio sistema di altoparlanti un subwoofer significa ridurre l’estensione sonoraverso le ottave inferiori.
Paolo mi riprende.
Scegliere di avere nel proprio sistema di altoparlanti un subwoofer significa AUMENTARE l’estensione sonora verso le ottave inferiori.
Generalmente i subwoofer per uso hi fi funzionano dalla frequenza più bassa che riescono a riprodurre indistorta fino a 60/80 hertz al massimo.
Questo serve per avvicinare le prestazioni dell’impianto audio al suono reale. Per i comuni mortali qualunque subwoofer che abbassi l’estensione sonora andrebbe bene. Per un audiofilo non basta. Le frequenze devono andare sotto i 200 – 300 Hz. E stare intorno ai 90 Hz. Perché al di sopra queste frequenze il nostro orecchio capisce da che parte viene il suono.
Nel tempo ci sono stati molti abusi sull’uso del subwoofer. Facendo amare o odiare questo, chiamiamolo, accessorio. Eppure se si fa un uso attento e rispettoso del suono si possono avere delle buone soddisfazioni.
Il parere dell’esperto sui subwoofer
Andrea Allegri su Audio Review scrive.
Analizzando il mercato si nota che attualmente la tipologia del subwoofer amplificati in cassa chiusa sembra aver preso una certa supremazia su modelli bass reflex. Almeno nei prodotti di fascia medio-alta. Un’affermazione non dovuto ad una presunta supremazia tecnica o sonora. Quanto dettato da esigenze progettuali per ottenere elevate prestazioni in cabinet. Nel caso del subwoofer, infatti, si può ben dire che le dimensioni contano. Siano esse quelle del diffusore, dell’altoparlante o quelle della sala di ascolto. Tanto da influenzare in modo sensibile le soluzioni adottate dal costruttore.
Caratteristiche
Questo capitolo meriterebbe il parere di un esperto. Diciamo che per un subwoofer valgono le caratteristiche dei migliori altoparlanti che ho fin qui esposto. Tranne appunto che puntiamo a sonorità più basse del woofer.
Su wikipedia si legge
Le casse per subwoofer contengono generalmente uno o più altoparlanti, con coni di un diametro che varia da 10 a 86 centimetri circa. Generalmente si preferisce usare coni di grande diametro, perché la riproduzione delle basse frequenze implica lo spostamento di una grande quantità d’aria. Di norma in una catena di riproduzione stereo o home theater viene impiegato un solo subwoofer, in quanto le frequenze molto basse (avendo un’onda molto lunga) non sono realmente direzionali e non creano reali effetti di diafonia. Attualmente la tecnologia punta anche su un’ampiezza maggiore del movimento del cono piuttosto che sulla dimensione, arrivando ad un’escursione di 10 o più millimetri.
I subwoofer vengono alimentati da amplificatori di adeguata potenza e la frequenza a loro dedicata è tagliata con un circuito di crossover, in modo da assicurare che medie ed alte frequenze non vengano inviate all’altoparlante stesso. Esistono subwoofer particolari, generalmente usati nelle discoteche o nei cinematografi, capaci di operare con potenze superiori ai 2000 watt RMS, con la possibilità di riprodurre frequenze inferiori ai 20 hertz.
Quale subwoofer scegliere?
Magari tenete presente l’utilità di avere un telecomando con cui gestire da seduto il subwoofer e avere un filtro passa alto per il segnale destinato ai diffusori satellite. In questo modo ai satelliti non arriveranno più i suoi bassi che appunto saranno affidati al subwoofer stesso.
Tra i subwoofer che comprerei ce ne sono tre. Lo Yamaha YST-SW012 ed YST II e diffusione frontale. Il subwoofer Klipsch R-10SW una marca e una garanzia di pienezza del suono. Oppure il Sonos Sub Wireless che ad avere altri Sonos in giro della casa è integrabile con il sistema.
Commenti e correzioni
Un lettore nei commenti mi ha segnalato che riguardo al tema avrei scritto delle inesattezze, senza però segnalare quali.
Da parte mia ho rivisto il capitolo, verificato nuovamente le fonti e aggiunto alcuni brani da wikipedia, a conferma di quanto già scrivevo.
Chi mi segue sa che non ho alcuna pretesa di essere un tuttologo.
Come avevo già scritto prima dell’intervento del lettore, i capitoli vanno sicuramente approfonditi. Resto in attesa del contributo del lettore che, eventualmente, arricchirà l’articolo o di altri che vogliano dare il loro parere per migliorare l’articolo. Tutto è perfettibile.
Prodotti da acquistare
Aggiorneremo a breve l’articolo con i seguenti capitoli
Indiana Line
Casse Chario
Diffusori inglesi
per musica classica
Diffusori acustici
acustici italiani
Casse hi fi
Sarebbe possibile fare un confronto tra i diffusori ULTIMA 40 di Teufel e la Indiana Line Nota 550xl
Gentile Filippo,
come avrai potuto vedere tu stesso, sulla carta si tratta di diffusori molto simili, quasi uguali. Il mio consiglio è di trovare il modo di ascoltarli entrambi, in presenza, e scegliere.
Buona serata a tutti, non so come creare una domanda alla quale io sono ignorante.. Ho comprato un amplificatore Harman kardon AVR130 5.1. Ma non so che diffusori accoppiare, ho solo 2 scelte, subwoofer Harman kardon con i 5 satelliti, o le bose, sempre subwoofer e 5 satelliti, cosa mi consigliate??? Grazie
Salute a te, Paolo!
Il mio consiglio è quello di accoppiare strumenti e dispositivi della stessa marca. Ti eviti problemi di compatibilità e e segui una linea sonora coerente.
Buona musica e buon ascolto!
Ciao,
Vorrei acquistare i Diffusori Hifi da scaffale Q Acoustics 3030i che ho visto sul sito techsoundsystem.com perché rientra nel budget a disposizione. Nell’articolo ha citato il Q Acoustics 3050i, c’è molta differenza?
Perché quello che vorrei prendere io ho visto che è dotato del tweeter disaccoppiato da 22 mm con il risultato di una presenza dei bassi sostanziale e alte frequenze nitide.
Ciao Carlo,
le differenze tecniche, al di là che le 3030i sono casse da scaffale e le 3050i sono da pavimento, sono davvero minime. L’unica cosa che consiglio di tenere d’occhio (e forse è la vera differenza) è la potenza dell’amplificatore stereo: 25-75W per le 3030i e 25-180W per le 3050i. Quindi le 3050i citate, come le più audaci e tecnologicamente avanzate da riviste di settore, hanno bisogno di un controllo più potente.
Buongiorno, mi piace come ha affrontato l’argomento è proprio per questo che oltre a proporre una riflessione, volevo chiedere un parere in merito a certe affermazioni che si leggono su molti siti anche specializzati.
Premesso che è facilmente constatabile che ci siano dei prodotti che riescono con le proprie qualità ad essere apprezzate da un vasto numero di utenti, sono un esempio i sistemi Sonos e Bose per l’home cinema, Beats, Bose, Sony per le cuffie, B&W, Naim, Kef per home audio solo per citarne alcuni.
Mi chiedo come sia possibile che esistano le affermazioni sopra citate come ad esempio quelle che descrivono la qualità di un paio di casse Kef attive dicendo che suonano discretamente bene rispetto a Sonos o Bose.
Per non parlare dei paragoni con ampli e casse passive che sembra che Sonos siano gli altoparlanti del telefonino..
Ma allora, di cosa stiamo parlando??? Chi sta parlando? A cosa ci si sta riferendo? Di che orecchio abbiamo bisogno?
Suonano bene le Creative? Suonano bene le Sonos? Le Bose? B&W? Dipende dall’orecchio?
Giustamente qui lei scrive che bisogna ascoltare e prendere ciò che piace.. Ma non è facile, non riusciamo ad ascoltare tutti i prodotti e non riusciamo a sentirli tutti nelle stesse condizioni.. quindi il tutto diventa un argomentare infinito.
È capitato a qualcuno di sentire un impianto a moduli separati ed uno allinone pronto all’uso e non sentire grande differenza?
E se no.. mi chiedo la differenza è percepibile da tutti?
Grazie
Ciao a tutti
Marv
Intanto grazie per il contributo, per il tempo e per l’attenzione che ha dedicato a questo articolo.
Che dire? Condivido il suo pensiero. Così come condivido la frustrazione di un argomento infinito che non trova soluzione. Leggendo il suo commento, mi è venuto in mente l’esperienza di un mio carissimo amico che mi scriveva di aver acquistato delle casse B&W Cm8 e che non riusciva letteralmente ad ascoltarle perché gli davano fastidio all’ascolto. Stiamo parlando di casse di tutto rispetto. Come si fa sulla carta a sconsigliarle? Eppure, anche quelle casse soggettivamente erano inascoltabili. Se interessa ho raccontato la vicenda in un altro articolo, a conferma che solo il nostro orecchio può decidere cosa è buono per noi.
Io non credo che soggettivamente, tranne per chi ha un orecchio assoluto (o ha la possibilità di ascoltare musica ad altissima qualità, con impianti stratosferici, perché dico altro elemento è anche l’abitudine ad un certo tipo di suono), si possano distinguere differenze su casse della stessa gamma (quando appunto si sentono entrambe bene e non ci danno fastidio). Personalmente mi affido a riviste che propongono test oggettivi effettuati con strumenti (spero) settati sempre allo stesso modo.
Per il resto c’è il piacere della ricerca, del confronto, delle prove, di sentirsi parte di una comunità che ha voglia di parlare di musica, di tecnologia sonora e condividere esperienze sonore di qualità.
Grazie a te!
E alla prossima!
Salve,
Argomento molto interessante e molto ben discusso!
Da un professionista del settore 😉
Dany, PYT Audio
https://www.pytaudio.com/it
Salve,
io ho acquistato questi altoparlanti Rega Rx5 diffusori da pavimento. Secondo voi sono buoni o ho sbagliato?
Gentile Alessandro,
io sono del parere che nel mondo dei diffusori non esiste un giusto o sbagliato assoluto. Certo che ci sono delle valutazioni tecniche, ma quel che importa è il tuo ascolto. Se hai fatto un acquisto così importante immagino che qualcuno o qualcosa ti abbia invogliato a farlo. Da quello che leggo, le Rega Rx5 sono delle casse costruite molto bene. Le recensioni online, che immagino abbia letto anche tu, sottolineano il loro essere “britannici” ossia poco forti sui medio alti e dunque “poco emozionali”. Ma l’emozione che recepisci tu è del tutto soggettiva. C’è di meglio? Forse. Ma se per te suonano bene, se sono piacevoli al tuo ascolto, se soddisfano le tue esigenze estetiche e di potenza, hai fatto un buon acquisto. Goditele!
Grazie mille per la risposta 🙂
Buonasera provo a fare una domanda da assoluto ignorante: data la pessima qualità del suono dovuta alla vecchiaia di un’alfa 147 con autoradio + navigatore connect, della quale ho trovato in rete solo la potenza(?) 4 x 35watt, ho deciso di cambiare gli altoparlanti.
La mancchina in origine ha un impianto di 4 woofer più due tweeter, i woofer di 165mm.
Ho preso una coppia di Alpine SXE-1725S coassiali da 220 watt per l’anteriore e una coppia di Majestic AP 210 da 200 watt per il posteriore, ma non ho resa, sembrano tutte sovradimensionate, mi sbaglio? Dovrei montare un amplificatore?
Gentile Luca,
mi spiace non poterla aiutare.
Il mondo dei sistemi audio per auto è una vera giungla e personalmente non me ne sono mai occupato. Ho un grande rispetto dei miei lettori e non mi permetto di dare consigli a caso. Non so se qualche lettore potrebbe aiutarla. Le variabili per un buon impianto sono davvero tante. Per cui il mio consiglio è trovare un elettrauto della sua città o un negozio specializzato in impianti audio auto e farsi consigliare da un professionista.
Infatti, perdoni la domanda, chi gli ha venduto le casse? Chi gliele ha montante? Quale era la potenza originale?
Se lei ha 35 watt alla sorgente e 100 o 200 watt in uscita le è chiaro che c’è qualcosa che non va. Se cambia le casse, cambia il sistema, che va rimodulato. In teoria l’amplificatore dovrebbe risolvere, ma quale? Qual è il migliore amplificatore per pilotare al meglio le Alpine SXE-1725S? Ma soprattutto, e questa è la vera domanda, qual è il suo obiettivo? Vuole ascoltabilità, potenza, chiarezza del suono?
Se non ha la possibilità di un professionista vicino casa, provi a cercare sul web o sui social “Car Audio Italia” e chieda alla comunità di appassionati. Sono certo che troverà consigli validi. E magari anche qualche occasione per acquistare l’amplificatore.
Ci faccia sapere!
Gent.mo Toni, La ringrazio della risposta, sto facendo una ricerca spero di farvi sapere
Buonasera Toni, innanzitutto grazie per l’articolo, illuminante e ricco di informazioni. Grazie!
Una domanda: un impianto composto da Elac Debut B6.2 + Denon AVR-S650H potrebbe essere di buona qualità? Consapevole che si tratti di prodotti entry level, beninteso, ma le possibilità al momento sono queste 🙂 Grazie!
Buona sera a te Federico,
Da quello che leggo il Denon a 6 Ohm ha una potenza di 100 W e le Elac a 6 ohm sopportano 120 W per cui mi sembra un buon equilibrio. Invece, mi fa strano vedere su Amazon che le Elac vengano vendute con il Sintoamplificatore Yamaha ARN303DBL che a 6 ohm sprigiona una potenza di 150 W. Io, sulla carta, preferisco la tua scelta.
Ho apprezzato molto questo articolo soprattutto con l’onestà mentale con il quale è stato fatto. Sì percepisce che vengono dati consigli “super partes” che esulano dall’intenzione della sola vendita. Il livello tecnico dell’articolo è molto alto e dettagliato entrando nel merito della materia acustica e questo, gentile sig. Fontana, lo ha distinto positivamente da molti altri articoli in rete che ho potuto leggere. Complimenti vivissimi.
Gentile Dario,
si, ha compreso lo spirito con cui scrivo e sto sul web.
Grazie mille, di vero cuore!
Buongiorno Tony, molto interessante, ma vorrei aggiungere un contributo,
la risposta in frequenza di una cassa o di un altoparlante non è solo un generico 47-18000hz, ma è importantissimo saper leggere il grafico della risposta in frequenza, una cassa che dai 200hz in giu degrada leggermente fino a -7db ai 47 hz per esempio, o sugli alti dai 3000hz in su si esalta, o attenua di 4 db , comporta delle differenze ENORMI ,
oppure ci possono essere dei picchi di risonanze , ad es. sulle casse bass reflex ci puo essere spesso una risonanza predominante del sistema altoparlante /cassa /condotto che potrebbe darci una esaltazione di alcuni db su frequenza specifica di es. 80hz ,, che comporterebbe una “coloritura” o per meglio dire un suono preminente e : fastidioso per chi cerca un suono “neutrale” (classica jazz) ;
viceversa piacevole per chi cerca un basso “monotono” e prepotente (rock disco…)
poi entrano in gioco anche le distorsioni degli altoparlanti , spesso a alti volumi si hanno anche il 2 o 3 % di distorsione (questo ci fà capire quanto sia ridicolo sugli amplificatori soffermare l’attenzione alle distorsioni dello 0,1 o 0,001 %.
o del fattore di smorzamento degli altoparlanti…
grazie saluti
Giorgio,
Grazie per aver condiviso il tuo pensiero e aver compreso lo spirito di questo blog.
Salve, da neofita vorrei solo sapere una sua opinione sulle casse di fascia spero media, come le qacoustic3050i.
Grazie mille
Gentile Leonardo
siamo tutti neofiti in questa giungla. Impossibile poter provare tutto. Comunque riguardo le Q Acoustics 3050 non si può che dire bene. Hanno vinto gli importanti EISA awards come miglior acquisto nel gruppo HI-Fi Expert. Complimenti per la scelta! E ci faccia sapere, se decide di acquistarli.
Le auguro il meglio!
Buongiorno, volevo farti i complimenti per l’articolo scritto in maniera molto semplice e comprensibile anche per principianti come me.
Volevo chiederti un consiglio ho acquistato rcf br 1040, (potenza 130 watt rms, impedenza 8 ohm sensibilità 86,5 db, midrange da 13 cm tifici, tweeter a cupola con rifasatore da 11 cm) in un negozio di usatoteca specializzato in hifi. Ascoltate in loco suonavano meravigliosamente, portate a casa ed attaccate al mio harmand kardon 5.1 avr 134 (che solitamente utilizzo per vedere i film in dolby), non suonavano assolutamente come in negozio.
La sensazione che mancassero i bassi.
Riesci a darmi un consiglio su che tipo di amplificatore devo acquistare. Grazie mille
Ciao Alessandro,
intanto grazie per la tua attenzione. Sono davvero soddisfatto di questo articolo perché è il risultato del mio lavoro come di altri lettori che hanno contribuito a renderlo così chiaro. Venendo al tuo acquisto, fossi in te, girerei la domanda al negoziante che ti ha venduto le RCF. Come mai non ti ha chiesto con quale amplificatore le avresti fatto suonare? Secondo lui il tuo Harmand Kardon andava bene? Ora io ti consiglierei di acquistare il Teac A-R650 – Amplificatore Stereo Hi-Fi, 90 W x 2 (RMS 8 Ohm). Ma è un consiglio sulla carta. L’ascolto viene sempre prima, e come ci insegni, anche quello a volte inganna.
Grazie mille. Effettivamente il negoziante mi aveva detto che probabilmente con il mio harmand kardon poteva non suonare alla stessa maniera, anche perché se pur porti un nome abbastanza importante nel mondo dell’amplificazione, il mil che è studiato per un sistema dolby 5.1 non rende alla stessa maniera con delle diffusori classiche e con le caratteristiche delle rcf. Grazie mille per il consglio.
Prego! E’ stato un vero piacere. E grazie anche a te per la precisazione. Alla prossima!
Gentile Toni,
intanto complimenti davvero per l’articolo esaustivo. Vorrei approfittare della tua esperienza per chiederti un consiglio: vorrei migliorare l’audio della mia TV, spesso non ottimale soprattutto nei dialoghi. Ho letto della distinzione tra casse passive e attive, e se ho capito bene quest’ultime sembra siano la soluzione più “facile” perchè già amplificate, che per un non audiofilo spinto come me potrebbero andare più che bene. Mi potresti consigliare un paio di modelli di diffusori passivi, con budget 200-300 euro? Se volessi collegare un sub in u secondo momento, potrei farlo? Con le casse attive devo necessariamente usare un telecomando dedicato per il volume? Di casse passive con questo budget o poco più, incluso anche ampli, non se ne parla nemmeno vero?
Grazie mille
Francesco
Ciao Francesco,
grazie a te per l’attenzione e la lettura. Scriverò a breve un articolo sulle possibilità di miglioramento di un televisore, specialmente degli ultimi modelli comuni, che soffrono proprio lato audio. E di tutte le difficoltà che l’aggiunta di sistemi audio diversi comporta. Trovare pezzi compatibili tra di loro richiede uno sforzo economico e conoscitivo abbastanza elevato. Il mio consiglio, dunque, è quello di tralasciare le casse singole e di acquistare in blocco un Home Teather. Per il tuo budget trovi il kit Home Cinema della Yamaha che a me piace molto.
Buon tutto!
Toni
Grazie del consiglio, per altro ampiamente in budget. Ti chiedo un altro piccolo consiglio: un 5.1 sarebbe di difficile collocazione per via della disposizione della sala, ci sarebbe un 2.0 o 2.1 massimo di pari qualità e costo simile o poco più altro?
grazie ancora
Francesco
Se hai problemi di spazio puoi pensare anche ad una soundbar. Un dispositivo che nasce proprio per dare delle casse alle nuove smart tv. I sistemi senza fili costano qualcosa in più. Per restare nel tuo budget puoi provare la Bose Solo. Oppure se hai un televisore Samsung accoppiare la soundbar HW-MS651/ZF. Oppure potrebbe fare al caso tuo questo impianto Sony HT-RT3, forse non il massimo ma comunque con più casse. Sforando poi si arriva a Sonos Beam, con controllo vocale. Ad ogni modo, comanda la tua tasca e il tuo orecchio, per cui se riesci ad ascoltare qualche speaker è cosa buona.
grazie per gli ulteriori consigli. Volendo evitare una soundbar, che ne pensi dell’Onkyo LS3100 (o LS3200 che in più dovrebbe avere i diffusori wireless..è un bene?) o dell’Edifier 530d?
Prego! E’ un vero piacere potersi confrontare. Anzi, io intendo i commenti proprio come uno scambio di opinioni e consigli. Purtroppo non conosco i modelli che suggerisci. Il mio unico dubbio su bluetooth e wireless è che i componenti devono essere ottimi per avere una trasmissione ottima. A me, ma forse è una mia fissazione, pare che, nei sistemi bluetooth, ogni tanto ci sia un leggero ritardo. Su un 2.1 non dovresti avere problemi di fili. Ad ogni modo io ti consiglieri altri modelli, tipo il Sony HT-RT3 o il sistema audio Panasonic SC-BTT105EG9, fosse solo per avere la garanzia di un minimo di assistenza in caso di problemi durante la garanzia. Poi ho sentito parlare bene di questi diffusori Swan, azienda cinese di componentistica che si è data alla costruzione completa. Però non capisco se le prese siano di tipo europeo o altro.
Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta. A questo punto dipende molto anche dal tuo gusto estetico e in quale contesto vanno inseriti gli speakers.
Fammi/Facci sapere!
Buongiorno, intanto complimenti per la rubrica, ho un vecchio amplificatore PIONEER SA-508 e vorrei un consiglio per casse acustiche da pavimento bass reflex con un badget di max 300 euro…..cosa mi consiglia?
Grazie
Gentile Maurizio,
premetto che non conosco il suo amplificatore e magari qualche lettore potrebbe meglio di me consigliarla. Io ho dato un’occhiata a quanto probabilmente ha già visto pure lei. Intanto ci sono gli onorevolissimi diffusori yamaha che a me piacciono molto. E poi di altro, leggendo in giro, le marche e i diffusori, sul budget da lei individuato, sono sempre gli stessi. Intanto le canton gle 476 (contatti il venditore, dovrebbero essere venduti a coppia, ma mandano un solo diffusore). Le triangle comete> potrebbero pure fare al caso suo. Ed infine, le Monitor Audio.
Resta il fatto che dovrebbe trovare il modo di ascoltarle per verificare il suo gusto sonoro. Si deve assolutamente fidare delle sue orecchie e non di altri. E che il mio consiglio è sulla carta.
Grazie a lei per l’attenzione! Se riesce anche a farci sapere la sua scelta finale e il suo parere, integriamo e arricchiamo l’articolo.
Alla prossima!
Salve,
ho trovato molto interessante il Suo articolo “I migliori sistemi di altoparlanti per ascoltare musica” e volevo dare un contributo e qualche correzione.
L’ impedenza è il valore della resistenza elettrica alle correnti alternate e non a quelle continue.
Risposta in Frequenza: si potrebbe aggiungere che l’orecchio umano, o meglio la gran parte delle persone fino ai 20-25 anni di età, riescono a percepire le frequenze fino a 17.000/18.000 Hz, mentre quelle dai 50-60 anni in poi, difficilmente riusciranno udire suoni superiori ai 14.000/15.000 Hz, questo per una naturale degenerazione degli organi uditivi detta presbiacusia, che inizia, anche se molto gradualmente attorno ai 20 anni. Le frequenze di 20.000/22.000 Hz in realtà, possono essere udite solo da qualche particolare persona in giovane età. Quindi anche se la risposta in frequenza di una cassa acustica arrivasse solo a 18.000 Hz, il 99% dei comuni mortali nemmeno se ne accorgerebbe.
Gentile Guido, integro volentieri l’articolo con quanto mi scrivi. Grazie mille!
Non è esattamente così… un organo a canne riesce ad emettere note di 8Hz di frequenza (armoniche), non le ascolti con l’orecchio ma contribuiscono a creare il suono che ascolti con l’orecchio (riflessioni, rifrazione, battimenti ecc.), gli impianti da “audiofili miliardari” riproducono anche quello che l’orecchio non avere, è con studi sull’insonorizzazione creano un ambiente ottimale per riprodurre tutto quello che i microfoni hanno captato.
Le registrazioni non saranno mai in grado di captare il suono come lo avverte una persona, ho ascoltato registrazioni di concerti al quale sono stato, eppure l’impatto sonoro dell’ascolto dal vivo è molto diverso, la pressione sonora, è riproducibile, ma non è uguale. Quindi, l’alta fedeltà deve cercare di avvicinarsi il più possibile, se iniziamo a “tagliare frequenze”, il discorso “alta fedeltà” già molto illusorio e difficile da mettere in pratica, diventerebbe una pagliacciata per il quale non varrebbe la pena spendere soldi. Gli impianti hi end arrivano a riprodurre tutte le frequenze che il supporto riesce a trasferire ed è questo che li fa costare cifre impensabili, proprio per la capacità di far vibrare il corpo con bassi più profondi di quel che l’orecchio riesce ad ascoltare. Ad una esposizione dii hi fi, molti anni fa, entrato scettico, uscito con una opinione completamente diversa!ho ascoltato impianti che mi hanno letteralmente sconvolto per il realismo e la dimensionalita. Allo stessi tempo mi sono reso conto che appassionarmi di audio sarebbe stato deleterio, na perenne ricerca di quelle sensazioni, frustrazione per non riuscire ad andarci anche solo vagamente vicino…
Quindi, chi pensa di addentrarsi in questo mondo, faccia attenzione perché è una ricerca continua di un risultato che non basta mai
Secondo me c’è poco da fare.. come dici, tu è una jungla frustrante dalla quale uno difficilmente esce completamente soddisfatto, ma facilmente molto alleggerito o completamente svuotato finanziariamente. Io comincio a tornare alla mia vecchia idea: mi “rassegno accontentandomi” con le casse da 1000 euro che ho, o con quelle da 10000 che potrei cercare, provare, riprovare, installare con non so con quanto grandi miglioramenti, continuando anche a cercare sorgenti veramente valide (l’origine di tutto), ma esulto di meraviglia e di sensazioni strabilianti e celestiali con un buon paio di cuffie da 300 euro!
Salve,
davvero complimenti per il suo intervento: è estremamente esaustivo, chiarissimo e mai settario, cosa, in questo ambito quasi impossibile. Le chiedo anch’io un consiglio: ho comprato un Harman Kardon HK 3700/230. Troverà qui il profilo ( whathifi.com/harman-kardon/hk-3700/overview ) e questi sono i dati tecnici più importanti:
– 85W x 2 into 8 ohms, 20Hz – 20kHz, at <0.07% THD, with all channels driven simultaneously
– High-current (±30 amps)
– Ultra wide frequency response (@1W) 10Hz – 130kHz
(+0dB/3dB) amplifier design
– Signal-to-noise ratio (IHF-A): 100dB
Minimum Frequency Response 10 Hz,
– RMS Output Power 170 W
– Audio Channels 2.
Quale tipo di diffusori da pavimento mi consiglierebbe?
Ancora grazie per il suo contributo.
Gentile Emilio,
Grazie per i complimenti. Nei miei articoli cerco di essere il più laico possibile. Per quanto riguarda i consigli, sa bene che si tratta di una giungla. C’è davvero di tutto. Potrebbe ascoltare la serie Magnat Quantum che in molti abbinano al suo Harman Kardon HK 3700.
Peccato che nell’articolo non si accenni nemmeno a tutte le realizzazioni del passato,che in realtà spesso offrono qualità riproduttive veramente inimmaginabili.I tedeschi in particolare negli anni compresi tra il ’70 e il ’90,vantavano svariati costruttori di alta se non altissima qualità ed anche oggi acquistando dei vecchi sistemi certo messi in buone condizioni di Canton,H.Deutsch,MB Quart,Heco,Magnat o della popolarissima Grundig,solo per citarne alcuni,ed accoppiandoli a delle amplificazioni adeguate,si ottengono dei risultati che spesso fanno impallidire i più famosi marchi dai costi stravaganti.
Gentile Franco,
intanto grazie per la tua attenzione. Purtroppo non ho memoria, né esperienza personale, a riguardo. Sono però aperto a chi ha questa memoria per poterla fissare qui sul mio blog. A gennaio, prossimo, per esempio, ho intenzione di rallentare la pubblicazione settimanale per poter avere il tempo di scrivere anche di queste storie.
A presto!
Gentile Sign.Fontana, il suo articolo è stato per me un lettura interessante. Desidererei però farle unA domanda.
Attualmente uso una coppia di BOSE Companion 20 su un MAC, ma collegate ad un DAP che funge da scheda AUDIO (FiiO x5 2nd generation). Penso che prima o poi acquisterò un Astell&Kern KANN. Con quali casse potrei migliorare tenendo conto che ascolto prevalentemente musica classica barocco/sinfonica e che amerei un suono pulito, e flat ma energico?
La ringrazio. Cristofaro.
Gentile Cristofaro,
la ringrazio per la sua attenzione e per la domanda che mi spinge ad alcune riflessioni. Lei mi chiede un consiglio sulla scelte delle casse, eppure mi sarei aspettato che mi chiedesse un consiglio su delle cuffie. Per questo motivo mi permetto di invitarla a rivedere un po’ la configurazione del suo sistema audio. Perché usa il suo FiiO x5 2nd generation come scheda audio? Personalmente le consiglierei di ritardare l’acquisto dell’Astell&Kern KANN e avviarsi all’acquisto di una scheda audio esterna, adatta a questo ruolo. In radio, noi usavamo una scheda audio esterna della MOTU. A questa, può poi abbinare la coppia Debut B6 oppure stra consigliato il diffusore Indiana Line Diva 262. In questo modo riacquista l’uso mobile del suo DAP e potrà controllare meglio l’ascolto della sua musica preferita.
Cordiali saluti
Toni
Buon Pomeriggio Sig. Fontana, mi chiamo Americo sono nuovo in questo blog ed anche neofita.
Purtroppo il mio vecchio impianto home theater della Philips ( LX3900SA) mi ha lasciato in questi giorni.
Sono anche possessore di un sintoamplificatore della Pioneer (VSX-D711-S) che a questo punto vorrei riutilizzare partendo dal comprare dei diffusori compatibili con lo stesso, visto che quelli dell’altro impianto sono incompatibili per via dei watt e dell’impedenza.
mi potrebbe aiutare in questo senso con qualche consiglio? la ringrazio anticipatamente e complimenti per la pagina.
Buongiorno Americo, scusi se non ho risposto subito, ma ieri è stato un giorno di festa per me e mi sono preso un giorno di pausa dall’internet. Premetto che comprendo perfettamente la voglia di riutilizzare il suo Pioneer VSX-D711-S conveniamo che è abbastanza datato, anche se di ottima fattura. Attenzione, sono il primo a cercare e usare adattatori per non dover buttare strumentazione vecchia ma ancora in funzione. Ma mi domando sempre con la nuova aggiunta, per quanto tempo ancora mi accompagnerà la vecchia strumentazione?
Ho letto di questo sintoamplificatore che se si sbagliano le casse, da seri problemi, anche se non immediatamente ascoltabili. Per cui il principio base di qualunque scelta è l’impedenza a 8 ohm. Altre scelte darebbero problemi. Detto questo la scelta spetta a lei.
Rispondono a queste caratteristiche le Auna Linea WN-501 senza o con subwoofer. Forse anche il sistema Onkyo SKS-HT588 Sistema home theatre 5.1.2, anche se bisogna accertarsi che siano a 8 ohm. Fossi in lei, anche se a malincuore, cercherei di liberarmi del Pioneer (vendendo o facendosi un amico) e acquisterei le Harman HK-TS 9 Sistema Home Theatre con l’Harman/Kardon AVR 151S Ricevitore Audio/Video . E si va sul sicuro. Controlli sempre le clausole di recesso. Le auguro una buon fine settimana! Toni
Grazie Toni, credo che gli “esperti” non abbiano sensibilità proprio sulla componente soggettiva. Tolta di mezzo la descrizione fisica, che è un’astrazione, è verissimo che la preferenza del suono varia da persona a persona ma la qualità del suono è la stessa per tutti (un suono ruvido non è sentito da alcuni liscio e da altri brillante). I suoni di cui ti parlavo erano colorati come sono i colori di una fotografia con le tinte molto sature e i bassi erano profondi nel senso che erano avvolgevanti. Ascolterò senz’altro i modelli che mi hai gentilmente consigliato. Ti ringrazio moltisimo della risposta!
Caro Toni, mi rivolgo a te perché gli esperti che trovo non sanno rispondermi. Un tempo avevo le JBL 99 VX, con un suono molto colorato e con bassi molto profondi. Ho sempre avuto quell’ideale di acustica nelle orecchie. Se dovessi spendere intorno ai 600-800 euro, quali modelli potrebbero avvicinarsi a quelle sonorità?
Ti ringrazio, e cari saluti,
michele
Caro Michele, in che senso gli esperti non sanno risponderti? Io non mi sento un esperto. Credo di essere un semplice appassionato delle sonorità e di più esperti di me ce ne sono. Certamente non si può consigliare una cassa senza sapere il suono che tu desideri. Colorato e profondo possono avere infiniti gradi di colore e profondità, che solo tu e il tuo orecchio possono riconoscere. Detto questo, sulla carta, un qualche consiglio vorrei dartelo. Il buon senso mi farebbe dire che altre casse JBL di ultima generazione avranno sonorità simili alle vecchie. Poi, a voler essere più tecnici, si può partire dalle caratteristiche tecniche, appunto. Diffusori a tre vie, bass reflex, Risposta in frequenza 25-20.000 Hz, efficenza: 89 dB SPL a 1 m con un watt, potenza dai 10 a 200 Watt RMS, Impedenza nominale : 6 Ohm. Da una scorsa veloce trovo che i diffusori Indiana Line Nota 550 XL si avvicinano a queste caratteristiche. Così come si avvicinano le Mission LX-5 Diffusori a 3 Vie. Ma anche le Dynavoice Definition DF-8 si avvicinano. Potrei continuare con le Yamaha NS 555 o ancora le Dynavoice Challenger M-65. Ora si potrebbe continuare all’infinito, perché sarà difficile trovare tutte le caratteristiche uguali, però uno può affinare la ricerca e restringere il campo. C’è da studiare un po’ e fare delle comparative. Fatto questo lavoro, sarà imprescindibile il tuo ascolto. In negozio, se qualche negoziante ti da una mano. Oppure ancora meglio a casa. Acquista su Amazon, hai 30 giorni di tempo per ascoltare direttamente a casa il suono. E se non ti piace restituisci tutto (verifica le condizione di restituzione della merce). Un po’ scomodo ma per la cifra importante che vuoi spendere ne vale la pena. In bocca al lupo!
Salve Sig. Fontana,
sono Sharon una neo laureata e ricercatrice nel campo dell’Industrial Design.
Le scrivo perché il campo dell’acustica mi è totalmente sconosciuto e, ahimè, ora mi trovo a progettare una cassa.. Necessito di qualcosa che abbiamo una componentistica ridotta ma, che allo stesso tempo, renda Hz bassissimi e nitidi.. può consigliarmi qualcosa da cui partire per iniziare le mie ricerche?
La ringrazio in anticipo, e le mando i miei saluti!
Sharon
Gentile Sharon, sono un cultore della materia, ma non saprei aiutarla. Le posso solo consigliare quello che farei io se mi trovassi nei suoi panni. Intanto acquisterei un manuale di acustica (fosse solo per apprendere il linguaggio). E poi un libro che parli di progettazione di diffusori acustici. Cosa che sicuramente avrà già fatto. Dopo di che chiedo ai miei lettori, se possono aiutarla. Magari esce qualcosa di interessante. Ci faccia sapere. Magari ne riparliamo più avanti qui sul blog. In bocca al lupo!
Egregio sig Fontana, la ringrazio per la cortesia e la rapidità nel rispondermi. Il mio ax930 era corredato da infinity k7, quindi non proprio da scaffale ma purtroppo si sono deteriorate. Ora cambiando mobili sono costretto a casse adeguate più piccole. la prego di non crearsi dubbi perché essendo oramai settantenne il mio udito lascia desiderare e quindi non percepisco più le piccole tonalità. Sceglierò le casse che mi sembreranno più giuste al mio caso anche se non saranno le più valide. Una cordiale stretta di mano nel ringraziarla nuovamente. Enrico.
Ricambio di cuore la stretta di mano. Le auguro il meglio!
Buongiorno sig Fontana, mi chiamo Enrico ho un vecchio ampli yamaha ax930, volevo se è possibile un consiglio su quali diffusori compatibili acquistare. Vorrei che fossero da scaffale e di dimensioni contenute. Ho un Bagget di 750 circa. (Se volesse gentilmente mandarmi la sua risposta nella mia Email le sarei molto grato) ringraziandola in anticipo le invio i miei saluti. Enrico.
Buongiorno Enrico,
premetto che via email, così come ho risposto ad altri, posso fare solo una valutazione sulla carta, dove in teoria una cosa funziona ma poi al nostro orecchio può stonare. Parliamo di cifre minime per un audiofilo, ma che possono essere importanti per una famiglia. Quindi, io do volentieri i miei consigli, senza assumermi alcuna responsabilità di un acquisto incauto. Il suo orecchio dovrà fare tutto il lavoro, magari cercando di provarle, in qualche modo, dal vivo. Oppure se acquistati su Amazon, come indicato nei link che le propongo, effettuare immediatamente il montaggio delle casse, conservando con cura l’imballaggio, provarle e avvalersi del diritto di recesso nel più breve tempo possibile.
Detto questo il suo amplificatore è un ampli importante e bello potente. Avere delle casse da scaffale e di dimensioni contenute è difficile.
Io ho trovato questi diffusori che le indico di seguito non tutti da scaffale.
Fonestar SPEAKER SB-3530 15 ‘200W-RMS a 8 Ohm’da FONESTAR
Indiana Line DJ 308 Nero Coppia diffusori da scaffale’da Indiana Line
KEF Q550 White loudspeaker – Loudspeakers (2.5-way, 2….’da KEF
MONITOR AUDIO BRONZE 6 WHITE ASH’da Monitor
MONITOR AUDIO BRONZE 6 WALNUT’da Monitor
Canton GLE 496 coppia diffusori da pavimento NOCE’da Canton
Salve. Gradirei il suo punto di vista, prima di acquistarlo, su l’amplificatore CABRE DUETTO. Ho avuto modo di ascoltarlo collegato alle b&w 683 e alle Esb serie 7/08 vintage in due occasioni. A me pare di stare in mezzo ai musicisti. Questa sensazione e’ assai difficile da avvertire.
Gentile Agata, sulla carta l’amplificatore Cabre Duetto è un buon amplificatore in se. Anche se datato. Sempre sulla carta, rispetto alle casse indicate, l’amplificatore risulta un po’ debole e il rischio è quello di non avere abbastanza controllo sulle casse e di non sfruttare a pieno diffusori di questo genere. Con un amplificatore di questa potenza si può spendere molto meno in casse. Mentre restando su queste casse dovrebbe preferire un amplificatore il Denon POA-2000 o il Denon AVR-X2400H.
Ripeto, questo sulla carta. Se però le ha ascoltate, a più volumi e con diversi generi musicali, e l’ascolto le piace, non c’è migliore esperto delle sue orecchie.
In bocca al lupo.
Ringrazio per il suo articolo che mi ha chiarito diversi punti. Io avevo (non sono più proprio di primo pelo!) un impianto stereo, ormei vecchio di almeno 40 anni, con amplificatore Denon PMA 190 e strani diffusori Ohm S, al tempo condiderati perfetti (e piuttosto cari).
Oggi devo cambiare tutto, in particolare i diffusori. Mi baserei su di un amplificatoire Denon MPA 60, ma al momento di scegliere le casse mi sono impantanato. Vorrei diffusori non da far tremare i vetri, ma tali invece da rendere perfettamente la musica anche a regimi “a misura d’uomo”. Un rivenditore mi dice che una prima regola è quella di comprerare casse più o meno dello stesso prezzo dell’amplificatore. Consiglio comprensibile. Lui mi offre dei B&W 706 S2, non a buon mercato ma prezzo ancora accettabile. Però non mi piacciono. Quella cassa messa li su di un palo come la gabbia di un uccellino è ridicola, preferirei uno verticale tipo B&W 704 S2, purtroppo però più caro in quanto a 3 vie e non due come la versione 706.
È pensabile avere un aiuto nella scelta, ovviamente anche uscendo dal marchio Bowers & Wilkins? Rigrazio anticipatamente.
Gentile Sergio,
Con un amplificatore Denon PMA 60, con i suoi 50 Watt di potenza, può davvero scegliere su una vasta gamma di diffusori. Io non sono un rivenditore, ma una regola semmai è equilibrare la potenza di amplificatore e diffusori. Se poi questi si eguagliano anche con il prezzo… bah, forse, ma è un altro discorso. Spero comprenda che sulla carta è difficile dare un consiglio certo. Però ad una prima ricerca ho visto che per il suo Denon andrebbero molto bene le Tesi 560 Indiana Line che sono a torretta come piacciono a lei. Oppure anche una cassa monitor Genelec 8030B di cui un mio amico è strafelice rispetto a casse che aveva molto più costose e quotate ma che non riusciva ad ascoltare. Questo proprio per dire alcuni diffusori. Se lei sfoglia una qualsiasi rivista o cerca su google/amazon “diffusori 70 Watt”, troverà decine di modelli adatti al suo amplificatore. E per tutti i prezzi. Spero di essere stato utile e di sapere come procederà nell’acquisto.
Cordiali saluti
Toni
Toni,allora,per cortesia,con un budget di euro 1000 cosa posso avere di fedele, audio puro e cristallino,considerando che spazio dalla musica classica, opere, all’hard rock, iniziamo forse con le B&W modello base e come amplificatore?
E’ tutta una questione di equilibri. Sia economici, che di potenza. Scegli le casse, verifica la potenza che hanno e l’amplificatore lo scegli di conseguenza. Non troppo inferiore di potenza per sfruttare al meglio le casse, non superiore per non bruciare i diffusori. Oppure procedi all’inverso, prima scegli l’amplificatore e poi i diffusori. Per gli audiofili è un continuo compra e vendi e aggiungi. Se invece la scelta è la spesa della vita, io ti consiglierei di acquistare diffusori e amplificatore della stessa marca, in modo che sia tutto compatibile e non ti devi sbattere più di tanto. Prego!
Un budget di 1.000 euro per case e amplificatore! Al posto delle B&W che paghi un po’ il nome, ti consiglio altre tre marche di casse acustiche. Le danesi DALI Zensor 3, (da scaffale) oppure le DALI Spektor 6 (da pavimento). le francesi Davis Acoustics Balthus 30 (da scaffale). Per ultime, le tedesche ELAC Bebut B6 (da scaffale), progettate da Andrew Jones. Come amplificatori stereo, stai su un entry level di NAD o di DENON.
Grazie Flavio! Raccolgo e integro l’articolo con i tuoi consigli!
Ciao Tony,no,intendevo sempre di questa marca le Klipsch R-15M costano 230euro,Tanto per rimanere in ambito economico da poter sfruttare con questo amplificatore messo in una stanza….cucina.So benissimo che con un budget di 1000 euro posso avere più’ goduria in musica sempre rimanendo con budget limitati.Poi quando vado a scoprire che esistono diffusori da 250.000 euro puoi immaginarti come mi sento…..Grazie mille.
Ah! Ok. L’importante è capirsi. 😉
Caro Toni,ho trovato il tuo blog molto interessante e mi ha chiarito alcuni dettagli tecnici in qualità’ audio.Vorei farti una domanda, un tuo parere riguardo che tipo e quali diffusori posso collegare ad un vecchio (1990)amplificatore Yamaha AX-350 ancora funzionante come nuovo.Tech. spec. :
Power output: 30 watts per channel into 8Ω (stereo)
Frequency response: 20Hz to 20kHz
Total harmonic distortion: 0.05%
Damping factor: 40
Input sensitivity: 2.5mV (MM), 150mV (line)
Signal to noise ratio: 88dB (MM), 100dB (line)
Channel separation: 40dB (MM), 40dB (line)
Output: 150mV (line)Output: 150mV (line)
Speaker load impedance: 4Ω (minimum)
Ho pensato ai diffusori klipsch come segnalavi se ho capito bene.
Grazie.
Ciao Mario,
Sono molto contento che il blog ti sia piaciuto. A marzo (non riesco prima) cercherò di spiegar meglio la connessione tra diffusori ed amplificatore, perché non sei il primo che fraintende quanto ho detto. Io non segnalo le klipsch come diffusori da acquistare, ma come diffusori potenti che vanno di moda negli Stati Uniti, con amplificatore adeguato. Se vuoi delle casse di questa portata, dovrai adeguarti con un amplificatore che le faccia suonare. In pratica con il tuo amplificatore non sfrutteresti a pieno la potenza dei diffusori. Non ti suona strano anche il valore delle casse e quello dell’amplificatore? L’amplificatore ha un valore tra i 50 euro e i 115 euro. E i diffusori costano 2820,00 euro. Le cose sono due. O passi a un livello da audiofilo, per cui l’acquisto dei diffusori sarebbe il primo tassello di un impianto (e relativa spesa) che è destinato a crescere con ulteriori acquisti; oppure puoi spendere decisamente meno, con un tipo di diffusori di questo genere (sono i primi che ho trovato, ci sarà anche di meglio). Insomma, devi equilibrare il wattaggio del tuo amplificatore con i diffusori. Ci vuole pazienza e tempo! Buona ricerca! E ancora grazie dell’attenzione!
Il numero di vie non sono il numero di altoparlanti ma dipendono dal cross-over.
Per tutti i diffusori esiste un dato di risposta in frequenza (es. da 40 a 20 KHz) e poi vengono specificate le frequenze di incrocio del cross-over) Se la frequenza di incrocio è una sola (es. 1.800 HZ ) allora ci troviamo di fronte ad un 2 vie con il woofer che lavora da 40 a 1.800 HZ e il tweeter che lavora da 1.801 a 20 KHZ. Un due vie potrebbe però avere anche tre altoparlanti, con due woofer che lavorano in parallelo sulla stessa gamma di frequenze. Se ci sono due frequenze di incrocio tra l’estremo più basso di risposta in frequenza e quello più alto, allora siamo di fronte a un tre vie. Esistono poi anche le 2 vie e mezzo, in cui midrange e woofer lavorano in parallelo solo fino a una frequenza di incrocio e poi lavora solo il woofer per le frequenze più basse.
Grazie Massimiliano! Corretto e menzionato!
Salve sono possessore di un iMac da 27’ dotato di scheda audio estrerna DUETT DUE sono amante della musica e vorrei acquistare un impianto da collegarvi per un ascolto pulito MI OIACE LA MUSICA IN GENERE ma vorrei che Abbia il più possibile suono pulito ….
in passato ho utilizzato monitor Genelec 8040 poi vendute ora ho delle Pioneer amplificate pagate sulle 800 euro la coppia DJ etc non ricordo preciso …. ho una coppia di cuffie della Sennheiser MOMENTUM 2 etc etc … potete aiutarmi a creare un piccolo angolo dove ascoltare musica in relax e qualità…
Grazie
Salute a te Salvatore,
Più che dei diffusori, di cui mi sembri abbastanza fornito ed esperto, a te mancherebbe una fonte e un amplificatore. Ad ogni modo, fossi in te, io acquisterei un kit home cinema. Ce ne sono di diversi prezzi. A me piace molto il designer della Yamaha. Se invece vuoi forza e potenza meglio Harman Kardon. Oppure ci sono i sistemi audio della Sony che non sono affatto male.
Grazie a te!
Qualcosa in più di quello che vende il centro commerciale! 🙂
Buongiorno,
avrei la necessità di collegare un impianto ad una tastiera arranger professionale da ascoltare in studio. Non sono un audiofilo ma mi piace sentire la musica naturale e non alterata/enfatizzata.
Due diffusori mi sembrano pochi per avere tutta la gamma dei bassi cosi mi piacerebbe aggiungere un sub.
Cosa ami consiglieresti ? Meglio due vie o tre vie ?
Grazie
Salute Manuele,
Io personalmente mi fido molto dei prodotti Yamaha.
Salve
che ne pensa di usare dei coassiali per car audio montati in casse acustiche realizzate ad hoc, per completare un sistema home theater che ha alla base un buon amplificatore “Denon” capace di pilotare 6 canali a 8ohm per 80w rms?
o secondo lei è meglio cercare dei diffusori già belli e fatti?
Grazie in anticipo
Gentile Francesco,
l’auto costruzione di un sistema audio è un piacere e una passione in se. Cosa sia meglio, penso sia soggettivo. Ossia dipende da cosa le sue orecchie si aspettano. Anch’io ho un impianto home theater adattato, tra pezzi vecchi e nuovi e adattatori vari di collegamento. Ogni tanto il sistema fa cilecca e mi adeguo. Ed ho la consapevolezza che prima o poi dovrò comprare altri pezzi. Un diffusore bello e fatto, se uno ha verificato la compatibilità con quello che si ha, non reca problemi. I suoni saranno standard, ma si sta tranquilli per un bel po’. Dalle mie parti si dice che paradiso ce n’è solo uno. Buon divertimento!
La linea di trasmissione non è anche chiamata “caricamento, con questo termine si indicano i vari tipi di caricamento del woofer, cioè in sospensione pneumatica, bass reflex etc.
I diffusori non sono l’ultimo anello della catena, lo è il nostro cervello, la catena è composta dalla sorgente, dal preamplificatore, dal finale di potenza (spesso questi due elementi sono integrati nello stesso componente), dai diffusori, dall’ambiente di ascolto, dalle nostre orecchie (conformazioni diverse equalizzano diversamente) e dal nostro cervello, che reagisce diversamente in ognuno di noi.
Gli altoparlanti si possono chiamare trasduttori, driver, speaker, NON diffusori, diffusori acustici o casse acustiche, con questi termini si indica il diffusore completo, cioè l’altoparlante più il mobile (cassa).
La corrente arriva alla bobina che, immersa nel flusso magnetico provocato dalla calamita, vibra e fa vibrare la membrana dell’altoparlante, funziona come un microfono, ma al contrario, è pure assimilabile ad un motore elettrico.
La sensibilità e l’efficienza non sono la stessa cosa.
Scegliere di avere nel proprio sistema di altoparlanti un subwoofer significa AUMENTARE l’estensione sonora verso le ottave inferiori.
Generalmente i subwoofer per uso hi fi funzionano dalla frequenza più bassa che riescono a riprodurre indistorta fino a 60/80 hertz al massimo.
Ciao Paolo! Si. E’ vero. Ho semplificato troppo. Ad ogni modo grazie delle tue precisazioni che integro volentieri nell’articolo. Alla prossima!
Cosa devo verificare per acquistare casse attive che utilizzeremo anche con microfono panoramici?
Buongiorno,
Le varianti da considerare possono essere tante. Tecnicamente si guarda a potenza ed efficienza (l’efficienza media è intorno agli 87 e i 90 dB). Ma poi si guarda anche a grandezza della cassa e frequenza (i numeri ideali sono dai 20 ai 20.000 Hz). Personalmente ho sempre utilizzato casse amplificate con controllo mixer per poter gestire meglio i suoni e i diversi microfoni utilizzati.
Salve, l’articolo era ormai alla fine. E se avesse scorso ancora qualche riga avrebbe letto che “Per la creazione di questo articolo, così come dicevo all’inizio mi sono avvalso della mia personale ricerca su internet da cui ho tratto gli spunti tecnici. E la lettura di riviste di settore che ho trovato in edicola.” Comunque se è del settore e vuole aggiungere il suo contributo, sarò felice, come mia consuetudine, riconoscere le sciocchezze (se davvero ce ne sono) e arricchire l’articolo.
Buongiorno.
Se non disturbo, mi permetterei di farle una domanda visto che ho apprezzato molto l’articolo.
E i sistemi HI FI Yamaha?
Come si collocano nella sua classifica?
Pensavo ai modelli della serie MusicCast MCR. Ad esempio il MusicCast MCR-N470D l’MCR-N870D.
Grazie. Giovanni
Gentile Giovanni,
Nessun disturbo. Mi fa molto piacere dialogare con i lettori. Si tratta di un momento di confronto e crescita anche per me.
Personalmente non ho una classifica. Posso dirle però che a me i prodotti Yamaha piacciono molto per il design e per la loro qualità. Non so se sa che il logo della Yamaha è formato da 3 diapason e dunque il suono è tra i principali interessi dell’azienda. E poi sono nella mia lista dei desideri.
Il MusicCast è un sistema molto interessante, con i suoi pro e i suoi contro. Cioè ha tutti i vantaggi di un sistema chiuso (funziona alla perfezione con gli altri dispositivi Yamaha, senza bisogno di adattatori e sperimentazione) e tutti gli svantaggi (se si volesse acquistare qualcosa di diverso, potrebbero nascere problemi di compatibilità). Sulla serie dei modelli MCR non posso che parlare bene. Ho letto delle belle recensioni, con un rapporto qualità prezzo molto elevato. Insomma, da consigliare.
Se le acquista, Giovanni, faccia sapere al blog e ai suoi lettori come si trova.
Cordialmente
Toni