Il giornalismo radiofonico è quel campo del giornalismo in cui si pubblicano notizie attraverso la radio, la propria voce e i suoni. La scrittura per la radio, infatti, è diversa rispetto alla scrittura per il cartaceo. Se si vuole scrivere per la radio, è necessario usare una scrittura colloquiale, una scrittura parlata.
Nel mondo anglofono, il giornalismo radiofonico in sé non esiste. O meglio, non esiste la suddivisione che si fa in Italia e c’è un’altra suddivisione. Si parla più ampiamente di Brodacast Journalism. Ossia, radio, web e televisione sono accomunati dalla pubblicazione elettronica.
Il Nieman Lab ogni anno, ad inizio anno, chiede ad alcune delle personalità più brillanti del giornalismo nel mondo, quello che pensano del futuro del giornalismo. Ed ho deciso di riportare qui sul blog alcuni pensieri dei broadcaster intervistati. E in particolar modo dei broadcaster che parlano di radio. Nei link trovi gli articoli integrali, che vale la pena leggere. Qui di seguito trovi quello che ho ritenuto importante sottolineare e condividere. Anche se, ad essere sincero, sono un po’ stufo di leggere soluzioni e previsioni, che poi nei fatti, nessuno realizza o mette in atto. Alla fine, come al solito, le mie brevi parole da ricordare.
Giornalismo radiofonico secondo Nieman Lab (anno 2016, previsioni 2017)
Interfaccia neutrale?
Non esiste un’interfaccia neutrale di Sara M. Watson, critico tecnologia e affiliata con Digital Asia Hub.
Da qualunque touchpoint riceviamo le notizie, i punti di accesso alle informazioni sono sempre più personalizzati. Cioè, non esiste più esperienza neutra.
Le questioni chiave per i lettori saranno: per che cosa stiamo ottimizzando il contenuto? Per la responsabilità civile? Per dare rilevanza personale? Qualità? Per esporre la diversità delle fonti e/o dei punti di vista? Tempo sul sito?
Fiducia
Fiducia è Il nuovo click di Michael Kuntz, vice presidente senior delle entrate digitali in USA Today Network.
Nel 2016, la solita battaglia dei media per l’attenzione sembrava più una guerra. Alimentata principalmente da una stagione politica senza precedenti. I consumatori sono stati bombardati da una litania incessante di “breaking news“, titoli riciclati e storie false.
Abbiamo combattuto contro noi stessi e, nello stesso tempo, ci siamo arresi troppo facilmente sul nostro territorio verso i giganti delle piattaforma. Coloro che hanno sempre monopolizzato la più grande economia dell’attenzione.
Non tutto è perduto.
La fiducia, indipendentemente dall’orientamento politico di una società multimediale o dalle credenze istituzionali, si trovano dove le notizie possono lasciare un segno e continueranno a prosperare in futuro. Sappiamo che la fiducia porta ad un maggiore impegno e alla volontà di pagare per i contenuti di valore.
Per i marchi che stanno cercando di connettersi con i consumatori in modo più significativo e autentico, il tempo trascorso sarà la moneta digitale del futuro, al di là del click.
Il futuro del business delle notizie digitali, che è il futuro delle notizie per sé, è in gioco. Se non vinciamo la guerra della fiducia del lettore, saremo lasciati a combattere piccole battaglie per pochi investimenti pubblicitari. La buona notizia è che è una guerra che possiamo vincere.
Acquistare Fiducia
La FIDUCIA dipende dai dettagli di ELIZABETH JENSEN mediatore di NPR.
Gli ascoltatori stanno prestando attenzione. Anche se a molti lettori basta leggere i titoli dei giornali.
Spero che il 2017 sia l’anno in cui il giornalismo, che cerca di ricostruire la fiducia, in mezzo al pubblico, ponga un’enfasi rinnovata sui fondamentali. Nonostante tutte le pressioni del tempo. Quando i fatti saranno controllati due volte. Quando gli analisti “mostreranno il loro lavoro”, spiegando come sono giunti alle loro conclusioni. Quando le correzioni necessarie saranno pubblicate in modo rapido e ben visibile. Quando la trasparenza fiorirà. E sì, quando sarà analizzata ogni parola.
Voci autentiche
Voci autentiche, non notizie false di Laura Walker, Presidente e CEO di New York Public Radio.
I mezzi di comunicazione hanno la responsabilità di coprire storie “piccole”. (Al momento) Essi illuminano, approfondiscono le “grandi” storie.
Come mezzo sonoro, la radio pubblica – e adesso l’esplodere del podcasting – deve dare voce alla gente. Con la specificità locale e il fascino personale. Le storie individuali e le voci autentiche hanno il potere di creare empatia, la connessione e la comprensione.
Prevedo che nel 2017, più organi di informazione potranno ascoltare più profondamente il popolo di questo paese con genuina curiosità e senza preconcetti. Per trovare fili comuni e soluzioni comuni. Per colmare un abisso che è più ampio di quanto abbiamo realizzato. Voci autentiche – notizie verificate. Nel 2017, compito dei media sarà lasciare che la gente dica la propria.
Podcast
PODCASTS dive Into BREAKING NEWS di Andrea Silenzi è ospite del perché oh perché.
A me fa piacere che i podcast siano un modo per acquisire notizie ed informazioni senza essere legati ad uno schermo o su una sedia. Nel 2016, i miei podcast preferiti sono stati quelli che mi hanno aiutato a digerire le notizie del giorno.
A me, sembra inevitabile che questa tecnologia abbia il potenziale per essere utilizzata per un telegiornale regolarmente aggiornato.
Molti nuovi ascoltatori arriveranno in cerca di un rifugio dalle false notizie di Facebook; o dall’ideologo disordine di Twitter. Nel 2017 vedremo l’ascesa di più telegiornali, di sperimentazione. Lasciate che la gara abbia inizio.
Stratificazione del Podcasting
Stratifica il Podcasting di Eric Nuzum. Vice presidente senior per lo sviluppo di contenuti originali presso Audible.
Il 2016 è stato l’anno che l’industria del podcasting. Come mai? Si è professionalizzata.
Guardo all’industria del podcast come ad una industria matura. Vedo un parallelo con l’industria della musica antica. Per gran parte della sua vita, l’industria musicale ha seguito un ciclo. Gli imprenditori appassionati hanno dato vita ad etichette indipendenti, e sono cresciute. La maggior parte di questi indipendenti di successo sono stati acquistati da società e sono state assorbite … ma non solo. Ci sono state alcune piccole etichette indipendenti che sono rimaste piccole. Coloro che fortunatamente sono rimaste piccole hanno saputo bilanciare il proprio mercato. Da un lato non avevano la distribuzione e la commercializzazione delle major. Ma dall’altro lato erano liberi di lanciare i propri colpi e di decidere il proprio futuro.
Il 2017 sarà l’anno in cui il podcasting si stratificherà. L’anno della distinzione tra major e indipendenti. Il 2017 sarà il punto in cui ciò che divide questi due strati sarà più rilevante di ciò che li unisce.
Bambini e Millennial per il podcast
BAMBINI salite sul treno dei PODCAST Libby Bawcombe, Senior Designer prodotto visivo a NPR.
I podcast per bambini saranno di moda quest’anno. Ora che gli adulti stanno consumando più podcast che mai, vedremo modelli di business emergere basati sulla condivisione di podcast con i bambini – che sono naturalmente impegnati ascoltatori e che amano la narrazione.
L’anno passato (2016), la conversazione intorno ai podcast per bambini ha continuato a raccogliere interesse. Le organizzazioni di analisi dei media, come Nieman Lab, continuano ad esplorare i benefici per i bambini ad ascoltare i podcast. In più i loro effetti duraturi sullo sviluppo e l’apprendimento.
Questi punti chiave determineranno se i podcast per bambini potranno avere successo anche quest’anno.
Si potrebbe auspicare che avvengano cambiamenti nel comportamento. I genitori potrebbero considerare i podcast per bambini come un antidoto al “tempo da trascorrere davanti allo schermo”. Offrendo esperienze di ascolto divertenti ed educativi per i bambini.
Le interfacce utente: Sarebbe bello se si trovasse un’applicazione o un sito web che è stato progettato per far trovare trovare ai bambini podcast creati per loro.
Ora è il momento di prendere ciò che abbiamo imparato dalla podcast e applicarlo ai nostri ascoltatori più piccoli. Credo che i bambini siano il nostro futuro. Dobbiamo insegnare loro bene e fargli ascoltare podcast.
L’anno del Podcast
L’ANNO DEL PODCAST Asma Khalid è un giornalista di NPR.
Sì, avete sentito questa previsione tante volte. E hai ragione, il podcasting non è una cosa nuova. Lo conosciamo già da oltre un decennio. Ma, nel 2016, con una serie di podcast politici, nati per le elezioni presidenziali, gli organi di informazione hanno realizzato quale sia il potenziale del podcasting come fonte di notizie primaria. Si sono resi conto che c’è una fame di notizie audio on-demand. E che si rivolge ad un pubblico più giovane (si pensi 35 e sotto).
Podcasting è a volte liquidato come niente di più che una radio nelle orecchie. Ma mi permetto di dissentire. E’ molto più intimo di una radio tradizionale. E gli editori che realizzeranno la potenza di questa intimità probabilmente avranno un vantaggio nel lungo periodo.
In un mercato affollato, forse è questo che i giovani vogliono. Notizie affidabili con una prospettiva affidabile. Non sono alla ricerca di obiettività onnisciente, ma di fiducia e prospettive veritiere.
Le prossime sfide
Prossima guerra CLASS PODCASTING’S di Nicholas Quah ,scrive Hot Pod.
“le persone che hanno a cuore le notizie vere sono ormai una nicchia” lo vedremo nel prossimo anno. Diverse aziende, alcune nuove e alcune già esistenti, probabilmente spingeranno più in profondità tra intelligenza, informazioni, notizie e contenuti, e pagheranno un prezzo di conseguenza.
Parole da ricordare
Mi pare che ci sia poco da aggiungere. Vorrei solo dire che sebbene anche qui ho sottolineato l’intervento di Asma Khalid nel quale si afferma che questo sia l’anno del podcast, io non credo a questa affermazione.
Non è l’anno del podcast. Trovate il mio pensiero a riguardo nell’articolo dedicato al tema. Nonostante Facebook Live Audio.
Da segnare e da ricordare, ripeto, solo alcune parole: Interfaccia, Fiducia, Voci autentiche e Sfide.
Interfaccia. Sempre più la comprensione del mondo avverrà tramite una o più interfacce.
Fiducia. La nuova moneta. Sempre più rara. Chi saprà conquistarla avrà il mondo ai suoi piedi.
Voci autentiche. Le storie, che siano di parole o di voci o di suoni, saranno sempre il sale delle nostre vite.
Sfide. Siamo tutti sulla stessa barca. Grandi e piccoli. Nessuno si senta escluso.