Esiste un cinema per uditivi? O meglio esistono film dove si predilige il suono, gli effetti acustici, rispetto agli effetti visivi?
Certo, un film è principalmente visivo ed è fatto per essere visto. Però, negli ultimi tempi, seguendo il trend uditivo lanciato da clubhouse, twitter space & Company, mi pare che il cinema stia rivolgendo una maggiore attenzione a chi ha a cuore l’aspetto acustico, anche di un film. Si tratta di una nicchia di pubblico che trova il piacere anche in un buon ascolto.
Cinema sonoro
Attenzione, non stiamo parlando del cinema sonoro, inteso come spiegato alla fine di questo post, come dell’innovativa aggiunta di un sonoro alla pellicola cinematografica nata muta. Né intendo un cinema per ciechi. Bensì parlo di alcuni film, esemplificativi, che mettono in evidenza il potere delle parole e dei suoni, al posto di quello delle azioni.
Personalmente mi relaziono al mondo, maggiormente, come uditivo. Mi capita, infatti, guardando un film, che la mia attenzione si rivolga alla colonna sonora, a quello che in questo blog chiamo la musica che si vede, e presto particolare attenzione agli effetti acustici.
Trend sonoro
Ultimamente, forse anche grazie all’avvento di nuove app che riportano in auge l’audio, come senso principale, o per il nuovo successo dei podcast, mi pare che anche il cinema stia ponendo maggiore attenzione a questo senso.
In questo articolo voglio raccogliere e proporvi alcuni dei film che hanno attirato la mia attenzione sonora.
Locke
Ivan Locke, che da il titolo al fim, è un capocantiere presso un’importante ditta di costruzioni. E finito di lavorare a tarda sera, sale in auto e si avvia verso una località sconosciuta. Durante il tragitto inizia a fare una serie di telefonate. Ciascuna telefonata racconta un pezzo della storia. E racconta qualcosa di Ivan Locke. Ma ad ogni telefonata scopriamo le varie relazioni che Ivan Locke ha con il mondo.
L’attore è bravissimo come lo sono le varie voci, protagoniste, che si susseguono. La scena è sempre la stessa. Un uomo che guida e parla al telefono. Ma sono le parole le protagoniste, la loro scrittura, i dialoghi serrati e pieni di novità, che ti tengono due ore seduto, a vedere, ma in questo caso è meglio dire ad ascoltare un film.
The Guilty
La pellicola, con protagonista Jake Gyllenhaal, è il remake del film del 2018 Il colpevole – The Guilty (Den skyldige).
Anche in questo film si è partecipi a diverse telefonate. Ma la storia gira intorno ad una specifica telefonata che un ufficiale della polizia di Los Angeles. estremamente stressato, di nome Joe Baylor, tiene con una donna rapita dal proprio marito.
Con l’andare della storia si scopre un giallo, si scopre la storia della donna e quella dell’ufficiale. Entrambi si svelano al telefono.
In linea con l’assassino
Altra telefonata, ma un pò datata, è raccontanta nel film in linea con l’assassino.
Stuart “Stu” Shepard è un giovane manager che fa di tutto per sembrare importante a chi gli sta intorno.
Ogni giorno va nella medesima cabina telefonica nel cuore di Manhattan per telefonare a Pam, una giovane ragazza di provincia arrivata in città per tentare la carriera di attrice a cui Stu ha fatto grandi promesse ma in realtà vorrebbe soltanto intraprendere una relazione extraconiugale con lei, all’insaputa di sua moglie Kelly.
Al termine della chiamata Stu sta per andarsene, ma improvvisamente sente il telefono squillare; incuriosito, risponde: dall’altra parte della cornetta c’è un uomo armato con un fucile di precisione che gli dice di tenere la cabina sotto tiro e che minaccia di ucciderlo qualora riagganci e se ne vada. Lo sconosciuto sa molte cose di Stu, compreso il fatto che vuole tradire la moglie, e gli chiede di fare chiarezza sia con lei, che con Pam.
Interessante, e proprio di altri tempi, è il monologo di fine film.
Non è buffo? Senti squillare un telefono non sai chi è, non sai se è per te, ma non puoi lasciarlo squillare senza rispondere. Non puoi.
See – Serie TV
In un ipotetico futuro l’umanità è stata colpita da una epidemia che ha fatto diventare le persone cieche (anche a livello genetico). In mancanza della vista, l’umanità è tornata a vivere in uno stato primitivo e tribale.
Vi evito tutta la storia, ma è bello sentire la cura verso i suoni. Le tribu hanno richiami vocali ed onomatopeici. Per orientarsi, tra le capanne ci sono oggetti tintinnati, corde e funi che emanano qualche vibrazione.
Insomma, si vede come vivrebbe un mondo di ciechi. Non so, poi, se hanno avuto qualche consulenza da parte di associazioni o di esperti, però il suono e l’udito sono protagonisti di questa serie.
La serie Calls
Altra serie, forse non a caso della Apple TV+ è Calls creata da Fede Álvarez e basata sull’omonima serie televisiva francese creata da Timothée Hochet.
Nella versione inglese si ha un cast corale che comprende Lily Collins, Nick Jonas e Pedro Pascal.
Calls racconta una storia di fantascienza attraverso l’uso esclusivo delle voci degli attori, accompagnati a schermo da effetti visivi astratti e dalla trascrizione dei dialoghi tra i personaggi.
Il cinema sonoro
Il cinema sonoro è il cinema in cui le immagini sono accompagnate dal suono.
Il cinema era nato alla fine del XIX secolo come cinema muto; la consuetudine di accompagnare la proiezione di film muti con musica eseguita dal vivo solitamente da un pianista o da un organista, più raramente da un’orchestra, sarebbe sopravvissuta fino agli anni trenta del XX secolo. Il sonoro cinematografico nasce nei primi anni del novecento come sonoro non sincronizzato con le immagini; dalla metà degli anni venti si diffuse l’uso di dischi fonografici in bachelite a 78 giri per l’accompagnamento musicale. I dischi erano riprodotti su speciali grammofoni in grado di diffondere la musica in tutto il locale.
Uno dei pionieri della sincronizzazione fra suono e immagini fu il francese Eugène Augustin Lauste, il quale progettò i primi sistemi ottici di film sonori e nel 1906 brevettò il ristretto fascio di luce indispensabile per includere il suono inciso direttamente sulla striscia di pellicola, a fianco delle immagini e lo presentò negli Stati Uniti nel 1911.
E i vostri film?
Siete anche voi degli uditivi? Quali altri film suggerireste? Quali altri film vi hanno colpito acusticamente?